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Attualità | 18 agosto 2018, 08:50

Savona, una app per aiutare i cittadini sul conferimento dei rifiuti

L'iniziativa si aggiunge all'istituzione degli steward-controllori sul territorio. Intanto tramite una delibera di indirizzo è stato deciso che Ata metterà in vendita il 49% per la ricerca di un partner industriale. Cima Montà: pronta la perizia del Comune.

Savona, una app per aiutare i cittadini sul conferimento dei rifiuti

Una app che aiuti i cittadini savonesi rendendo più rapida ogni informazione sul servizio fornito da Ata e sulle casistiche legate al conferimento dei rifiuti e risolva le incertezze su come, dove e quando conferire una determinata tipologia di rifiuto e prenotazione per ritiro rifiuti ingombranti.

Questa è una delle diverse novità annunciate dall'assessore alle partecipate e all'ambiente Silvano Montaldo dopo la riunione di Giunta comunale a Savona di ieri pomeriggio.

Oltre alla novità tecnologica in favore dei savonesi sono state stabilite le linee guida per Ata per il servizio ambiente, la raccolta dei rifiuti e lo spazzamento. Una maggiore sensibilità ambientale tramite la distribuzione di appositi opuscoli illustrativi, l'uno per le attività imprenditoriali e l'altro per le utenze domestiche, dove vengono illustrati: la tipologia di differenziazione dei rifiuti e come devono essere smaltiti; il metodo di conferimento di vicinato, presso le isole ecologiche, degli ingombranti presso i centri e a domicilio con servizio a prezzo calmierato. 

Oltre alla pubblicizzazione di recapiti telefonici, mail etc. per informazioni, richieste e lagnanze.

Ulteriori attività di supporto saranno messo in campo tramite la verifica ed il potenziamento di bidoni dedicati per le attività che producono ingenti quantitativi di “umido” (ristoranti, supermercati, etc), per rendere agevole il conferimento ed evitare l’imbrattamento delle strade pubbliche; l’istituzione delle figure “steward”, da destinare a rotazione nelle zone di conferimento per un attività di vigilanza istruttiva e di sensibilizzazione, per un periodo di sei mesi; l’istituzione di ulteriori “steward”, da destinarsi alle zone periferiche a confine con le città confinanti, per evitare l’abuso del conferimento da parte di utenti non autorizzati; servizio da effettuarsi a periodi alterni con la Polizia Municipale e con scopi sanzionatori; un posizionamento e/o miglioramento della videosorveglianza sui centri di raccolta e nelle zone di smaltimento a confine con le città confinanti e una verifica e miglioramento degli orari di conferimento.

Verrà inoltre verificato e ridefinito il contratto di servizio con l'ipotesi nel medio/lungo periodo dell'istituzione di una commissione di studio, consiliare e non, per l’esame dell’efficienza e dell’efficacia dell’attuale sistema di raccolta e di differenziazione, ipotesi alternative ed approfondimento su di costi-benefici, anche del sistema porta a porta e una ridefinizione del sistema sanzionatorio e l’istituzione di apposite figure dedicate al controllo ambientale.

Dal punto di vista prettamente tecnico è stata definita la delibera in cui viene accolto l'onere di chiusura e post mortem della discarica di Cima Montà (leggi QUI) nella quale è stata presa in considerazione la perizia effettuata dal comune e non più da Ata, che porterebbe a una cifra ridimensionata rispetto ai 6 milioni e 200 mila paventati nei mesi scorsi.

"Tramite una pre stima la somma dovrebbe scendere considerevolmente - spiega l'assessore Montaldo - riusciremo così ad accelerare l'iter e a contenere i costi. Nel prossimo consiglio comunale renderemo noti i risultati della perizia".

Tramite una delibera di indirizzo è stato deciso inoltre che Ata costituirà una nuova società gestita al 100% in cui verranno conferiti tutti i servizi inerenti ai rifiuti e allo spazzamento, mettendo successivamente in vendita il 49% con la ricerca di un partner industriale. "Non si può parlare di privatizzazione ma di aggregazione" conclude Montaldo.

 

 

Luciano Parodi

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