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Attualità | 07 settembre 2018, 12:34

La Siae lancia una petizione diretta al Parlamento Europeo per richiedere la modifica delle leggi che regolano internet

In particolare gli articoli riguardanti il Copyright che favoriscono sempre di più i giganti della tecnologia a scapito degli utenti “semplici” come i cittadini.

La Siae lancia una petizione diretta al Parlamento Europeo per richiedere la modifica delle leggi che regolano internet

La SIAE, Società Italiana degli Autori ed Editori, ha lanciato una petizione regionale diretta ai deputati del Parlamento europeo per richiedere la modifica delle attuali leggi che regolano Internet e in particolare gli articoli riguardanti il Copyright che favoriscono sempre di più i giganti della tecnologia a scapito degli utenti “semplici” come i cittadini.

La petizione è regionale ed è rivolta ai cittadini dell’Italia Nord-Occidentale (https://www.change.org/p/i-deputati-del-parlamento-europeo-aiuta-a-proteggere-gli-utenti-di-internet-e-a-mantenere-internet-libero-6eb58210-4cce-4588-8933-ef02f9fe9b99). Al momento sono state raccolte più di 40.000 firme.

A pochi giorni dal voto in Europa, dopo la presa di posizione di editori e giornalisti, è nata Europe for creators, movimento composto da cittadini, creativi e quasi 250 organizzazioni a sostegno della direttiva Europea per il copyright, la cosiddetta Direttiva Barnier. Il movimento ha lanciato un sito web e un account su Twitter (@EUForCreators), con l’hashtag #EuropeForCreators.

Infatti il prossimo 12 settembre, il Parlamento europeo si riunirà per votare questa opportunità unica di proteggere gli utenti di Internet e i musicisti e artisti che amiamo e garantire che tutti (musicisti, artisti e chiunque produca musica e altri contenuti che ci piace vedere e condividere su piattaforme come Facebook e YouTube), ottengano un pagamento equo quando vengono utilizzate le loro opere. Ulteriori informazioni: L’industria creativa e della cultura nell’Unione Europea: vale 536 miliardi di euro all’anno, più della somma del fatturato prodotto dal settore dell’automotive e delle telecomunicazioni offre lavoro a 12 milioni di persone.

ECCO IL TESTO DELLA PETIZIONE:

 

Società Italiana degli Autori ed Editori ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a i deputati del Parlamento europeo.

  Le attuali leggi su Internet favoriscono i giganti della tecnologia a scapito degli utenti come te. Dedica 30 secondi per proteggere il nostro internet e la nostra cultura - e per mantenere la nostra Rete libera. Sono già state raccolte più di 40.000 firme. Il 12 settembre, il Parlamento europeo voterà un'opportunità unica per poter proteggere gli utenti di Internet come te e i musicisti e artisti che amiamo, dalla supremazia dei giganti della tecnologia.

Se non agiamo subito, rischiamo di perdere il piacere derivante dalla condivisione e dalla creazione di musica, arte e altri contenuti online. I giganti della tecnologia globale come Facebook e YouTube vengono criticati per non pagare la loro quota di tasse e per non creare posti di lavoro in Europa. Le nostre industrie culturali locali - musica, film, arte, libri - rappresentano 12 milioni di posti di lavoro negli ambiti culturali e creativi europei. Siamo persone, non macchine. Abbiamo l'opportunità di agire per difendere i nostri futuri musicisti e artisti, assicurandoci che possano guadagnarsi da vivere in modo adeguato con il loro lavoro. È arrivato il momento di opporci ai giganti della tecnologia globale.

Approfondimenti sul voto:

• il 12 settembre il Parlamento europeo voterà in merito alla direttiva sul copyright dell'UE. Firmando questa petizione, fai appello ai rappresentanti eletti della circoscrizione elettorale Nord-Orientale affinché votino per un'Europa che supporti i suoi cittadini, promuova i loro interessi e risolva le iniquità del mercato digitale - una volta per tutte.

• Il voto serve per aggiornare le regole sul copyright nel 21° secolo, per garantire che musicisti, artisti e chiunque produca musica e altri contenuti che ci piace vedere e condividere su piattaforme come Facebook e YouTube, ottengano un pagamento equo quando vengono utilizzate le loro opere. Attualmente, i giganti della tecnologia raccolgono la maggior parte dei profitti.

• Centinaia di membri del Parlamento europeo già supportano questa petizione, così come milioni di artisti e musicisti - e i loro fan - in tutta Europa.

cs

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