Il rischio sempre più concreto di una nuova crisi industriale nella Piaggio di Villanova d’Albenga e della Bombardier di Vado Ligure, non solo azzererebbe e declinerebbe in negativo le opportunità industriali e occupazionali che potrebbero essere offerte dal programma “Savona Area di Crisi Complessa”, ma determinerebbe una implosione delle filiere strategiche industriali ancora in essere nel savonese, un inaccettabile crollo della occupazione del lavoro dipendente stabile e dei lavoratori del ciclo degli appalti e una gravissima contrazione del valore aggiunto dell’industria che già viaggia su valori inferiori al Nordovest, a Genova e La Spezia.
Una siffatta linea di deindustrializzazione non può e non deve passare: serve una risposta corale, alta e unitaria delle Istituzioni (Sindaci, Provincia, Regione), delle Associazioni, delle Organizzazioni di rappresentanza del lavoro e delle imprese per costringere il Governo e il Mise a decidere e sciogliere i nodi che attengono alle due industrie savonesi.
Chiedo al nuovo Presidente della Provincia di Savona di farsi carico – come primo atto istituzionale – della urgente convocazione degli Stati Generali delle Istituzioni savonesi, della Regione e delle Forze sociali e imprenditoriali per mettere a punto un programma convergente di iniziative politiche volto a sostenere la vertenza in atto dei lavoratori.
Bruno Spagnoletti, già sindacalista della Cgil di Savona e Liguria