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Attualità | 28 gennaio 2019, 17:10

Savona, l’amministrazione respinge le dimissioni dei vertici di Ata, sindaco Caprioglio: "Piena fiducia nel cda"

Venerdì scorso la perquisizione della Guardia di Finanza sia nella sede dell'azienda che nelle abitazioni dei dirigenti e consulenti della stessa.

Savona, l’amministrazione respinge le dimissioni dei vertici di Ata, sindaco Caprioglio: "Piena fiducia nel cda"

Piena fiducia nell’operato del Cda di Ata da parte del sindaco di Savona Ilaria Caprioglio e l’assessore alle partecipate Silvano Montaldo ma no comment del presidente Alessandro Garassini e l’amministratore delegato Matteo Debenedetti.


Respinte quindi le dimissioni dei vertici della partecipata comunale paventate dopo la perquisizione di venerdì scorso della Guardia di Finanza sia nella sede dell'azienda che nelle abitazioni dei dirigenti e consulenti della stessa.

“In questo momento per noi ci sono due emergenze: una è quella di cercare di definire il piano concordatario che ha una scadenza molto a breve e l’altra di riuscire a mantenere un contratto di servizi vivo sulla città di Savona, che non possiamo permetterci il lusso di avere una città sporca e deve essere migliorato e migliorabile - spiega Montaldo - L’indagine ci preoccupa ma siamo fiduciosi sul fatto che la magistratura stia facendo il suo lavoro e che possa emergere quanto prima chiaramente l’esito di tutto questo e si possa tornare a lavorare seriamente”.

Le perquisizioni erano state necessarie per acquisire ogni documentazione utile allo scopo di ricostruire le modalità di assegnazione di alcuni incarichi da parte di ATA nel corso del 2018 a società di consulenza, e la conformità di tali assegnazioni alle procedure di evidenza pubblica disciplinate dal codice degli appalti.

Sono state contestualmente notificate informazioni di garanzia per i reati di turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente: si tratta di ipotesi di reato su cui sono necessari doverosi approfondimenti, con le previste garanzie di legge, mediante l'esame e la verifica della documentazione acquisita.

L'ad De Benedetti e il presidente Alessandro Garassini, due dei 4 indagati dai militari, dopo un articolato percorso giudiziario avevano ottenuto dal Tribunale l'ammissione al concordato preventivo scongiurando il fallimento.

Ma l’iter non si ferma, il commissario presenterà una relazione prettamente tecnica che riguarderà solo la procedura del concordato 45 giorni prima del 4 aprile, data d’incontro fondamentale con i creditori (circa un centinaio) che dovranno esprimere tramite votazione il loro consenso al concordato.

Luciano Parodi

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