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Solidarietà | 06 luglio 2019, 13:08

Albissola, Messa in comunione col Papa per i migranti morti in mare

Promossa da Caritas, Migrantes, Fondazione ComunitàServizi e parrocchia della Concordia

Albissola, Messa in comunione col Papa per i migranti morti in mare

In comunione con Papa Francesco, la Caritas di Savona-Noli, la Migrantes diocesana, la Fondazione ComunitàServizi onlus e la parrocchia N.S. della Concordia in Albissola Marina, propongono una preghiera in suffragio per tutti i migranti morti in mare, con la celebrazione della Messa presieduta da don Adolfo Macchioli, lunedì prossimo 8 luglio alle 18.30 nel giardino di Casa Rossello, via Italia 51 Albissola Marina.

Nel sesto anniversario della sua visita a Lampedusa, Francesco celebrerà la Messa nella Basilica vaticana con 250 persone tra migranti, rifugiati e quanti si sono impegnati per salvare la loro vita, ricordando tutti i morti nel mar Mediterraneo nel tentativo di attraversarlo.

“Vuole essere un momento di preghiera, di comunione e di silenzio lontano dal continuo vociare della politica e degli scontri ideologici su una realtà che è primariamente e profondamente umanasottolinea la Caritas diocesana nella persona del direttore Alessandro Barabinonella convinzione che Dio con la sua Parola sia l’unico che possa aiutarci a leggere questa tragedia”.

Come ricorda Caritas, il sito di Unhcr Italia (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) riporta: “A causa di oltre 15 conflitti in corso nel continente africano, migliaia di persone continueranno a spostarsi, spesso con informazioni imprecise e aspettative irrealisticheha dichiarato Vincent Cochetel, inviato speciale dell’Unhcr per il Mediterraneo centralequeste persone affrontano seri pericoli e rischiano perfino la morte nelle mani dei trafficanti. È necessario fare di più per impedire che sempre più persone cadano preda di quanti cercano di trarre profitto dalla loro vulnerabilità e dalla loro disperazione.

Si stima che siano almeno 507 le persone decedute o disperse nel Mediterraneo centrale e occidentale nel 2019. Il numero di persone che hanno perso la vita lungo le rotte del traffico e della tratta di esseri umani prima ancora di raggiungere le coste per imbarcarsi non è noto, me è probabile che sia ancora più elevato”.

Comunicato stampa

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