ELEZIONI COMUNE DI ALBENGA
ELEZIONI COMUNE DI FINALE LIGURE
 / 

| 08 ottobre 2009, 09:30

Cairo: “Alziamoci in piedi per dire No alle Biomasse”

Cairo: “Alziamoci in piedi per dire No alle Biomasse”

"Io, a Ferrania, non mi sento più a casa. La gente non solo si deve svegliare, si deve alzare in piedi". Potrebbe essere questa affermazione, fatta da l'ex-dipendente Ferrania Simone Belloro, residente nella frazione, a sintetizzare i temi emersi ieri sera, alla SOMS di Cairo Montenotte, nella prima riunione operativa del Comitato contrario alla Centrale a Biomasse di Ferrania. Un incontro a cui hanno partecipato poco più di trenta persone, tutte molto partecipi ed interessate.

 

Oltre a Giuseppe Boveri e all'Avvocato Maria Sterzi, che è stata definitivamente nominata portavoce, erano presenti, oltre ai privati cittadini, rappresentanti del Comune di Cairo, dei Cobas, del Circolo Legambiente Val Bormida, del Consiglio degli Infermieri della Provincia e del meet-up di Beppe Grillo di Savona. Tutti hanno aderito formalmente per conto delle loro associazioni, suscitando un cauto ma sentito ottimismo nei promotori della protesta.

 

Venendo alle proposte avanzate dai presenti, si è parlato anzitutto di richiedere al Comune di Cairo ed alle altre amministrazioni valbormidesi di aprire già nei prossimi Consigli Comunali degli spazi di discussione, per favorire il dialogo e l'informazione, e si è ventilata l'ipotesi di portare la protesta sino a Genova, con un presidio al palazzo della Regione.

 

Il rappresentante dei Cobas, Xibilia, prende la parola per sottolineare come "il nostro avversario visibile è Ferrania, ma quelli invisibili (come una parte della stampa) tentano di dividerci su posizioni differenti. Perciò tutte le posizioni espresse in assemblea devono essere convergenti, è questo che deve passare: ad esempio dobbiamo dire che le centraline di rilevamento delle polveri sottili devono essere pubbliche, e non proprietà di Ferrania". Chiude proponendo "un convegno, con tecnici e docenti universitari".

 

Unità di intenti, determinazione, volontà di partire dal basso, dalla gente comune, sono i termini che tornano con più frequenza. L'Avvocato Sterzi sottolinea: "Il problema fondamentale è la sensibilizzazione dei valbormidesi, che sono poco informati e disillusi. Se non c'è dietro la cittadinanza, il comitato non può fare molto".

 

Giacomo Viglietti, il rappresentante del Consiglio Infermieri, si domanda "Come verranno smaltite le ceneri residue della combustione? E come reggerà la Val Bormida l'incremento esponenziale del traffico su gomma, che servirà a portare i combustibili? Riuscirà il terreno, senza più alberi, a non franare? Considerato che i dati ci dicono che la combustione del legno inquina sino a 60 km, non dovremo arrivare ad Altare, ma piuttosto sino a Mondovì".

 

I cittadini hanno proposto di spostare le riunioni, a rotazione, nelle varie frazioni cairesi, e di fare volantinaggi.

Infine, è stata accolta con entusiasmo la proposta di aprire un canale di informazione su internet, attraverso i siti YouTube e Facebook, con lo scopo di raggiungere e sensibilizzare i più giovani e coloro che sono più distanti.

 

Il prossimo appuntamento è stato fissato fra sette giorni.

 

l.m.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium