Alassio: "Mio Padre", presentazione del libro in ricordo di Osvaldo Chebello

Questo pomeriggio, alle 17, nell’Auditorium “Roberto Baldassarre” della Biblioteca Civica Renzo Deaglio di Alassio verrà presentato il libro “Mio Padre”, a cura di Stefania Chebello e dedicato all’amatissimo padre scomparso nel 2006 dopo una lunga malattia.

Nel testo, curato dalla figlia Stefania, e nelle interviste ad alcuni suoi collaboratori, si tratteggiano le sue caratteristiche umane, che furono fondamentali nella sua azione politico-amministrativa.
Particolari sono le foto inserite all’interno dei vari capitoli, gentilmente concesse dalla famiglia Chebello, perché ricordano momenti fondamentali del dopoguerra cairese, appuntamenti sociali importanti che hanno segnato la vita di molti e che ricorderanno figure cairesi indimenticabili e ancora care al cuore dei cittadini.

Preziosa è anche la copertina di questo libro, dono dell’artista cairese Gianni Pascoli, che ritrae la piazza della Vittoria, a simbolo del profondo attaccamento che Osvaldo Chebello ha sempre dimostrato verso la sua città, col suo impegno e la sua disponibile cordialità verso tutti.
 
Afferma Stefania Chebello: “Ho voluto fortemente questo libro, assolutamente non per un intento politico, ma per lasciare un tributo a mio padre, che sia anche un dono ai miei concittadini, così come lui aveva insegnato a me: io sono cresciuta con l’esempio del suo impegno forte, della sua volontà ferrea che a volte rasentava il sacrificio personale, sempre a vantaggio del territorio e della sua gente”.

“In questo libro – dichiara il consigliere regionale PdL Marco Melgrati, che introdurrà la presentazione - Stefania tratteggia un ritratto commovente e sincero del padre Osvaldo, indimenticato Sindaco della città di Cairo, politico sensibile, intelligente e moderno, uomo virtuoso  e concreto, capace di coniugare l’amore per la sua città, passione politica e buona amministrazione.
Un esempio da seguire e da ricordare. Le testimonianze di quanti lo hanno conosciuto, stimato e apprezzato, riportate in quest’opera, ci danno coscienza della grandezza di questo uomo di Liguria.”