Ma…qualche settimana fa, lo stesso sindaco ha prima concesso e poi negato l’uso della stessa sala ad un convegno, che assolutamente non aveva nulla di fascista, anzi prprio il contrario, era un convegno in cui si trattava in modo corretto e divulgativo di un tema, i reati di pedofilia, che sta attanagliando la città di Savona e in modo particolare alcuni settori delicatissimi della vita civile di questa città.
Quindi, mi pare che già da tempo si faccia una certa censura preventiva e un esame del DNA per chi chiede l’uso della sala rossa. Peccato che questo tipo di controllo abbia molto del discriminatorio e molto poco del progressista. E suona molto di difformità di atteggiamento a seconda di chi si presenti a chiedere la sala rossa che appartiene non al Sindaco ma bensi’ a tutta la comunità, belli e brutti, buoni e cattivi, rossi, bianchi e neri e soprattutto visto il caso che ho citato, pedofili, che purtroppo esistono, e persone per bene che invece vorrebbero mettere in guardia i genitori da certe brutture.
Roberto Nicolick
Cittadino qualunque