In merito alla cerimonia con la quale domani verranno ricordati gli albenganesi morti in Russia durante l’ultima guerra, l’associazione culturale “Fischia il vento” precisa:
“Mentre siamo favorevoli al ricordo di coloro che furono travolti dalla tragedia della guerra ed andarono in Russia nel contesto di una guerra di invasione per il senso del dovere nei confronti dello Stato (seppur guidato da una dittatura), vogliamo evidenziare che il titolo “I valorosi” con il quale l’associazione ANFCDG (Associazione nazionale famiglie dei caduti e dispersi in guerra) ha voluto definire l’elenco dei caduti che saranno ricordati con una targa non si può estendere alle due “Camicie nere” che fanno parte di quell’elenco.
Mentre la pietà è sentimento rivolto a tutti i caduti, tale sentimento non può passare sotto silenzio che le “Camicie nere” (distintesi per le violenze ingiustificate compiute su tutti i campi di battaglia e nella repressione interna) non sono espressione dell’Esercito Italiano, ma gli eredi degli “Squadristi” e della “Milizia Volontaria Fascista per la Sicurezza Nazionale”, emanazione non già dell’apparato statale ma della dittatura violenta e razzista di stampo mussoliniano”.














