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Politica | 27 settembre 2012, 16:08

Carbone: interpellanza del M5S in consiglio comunale. La risposta non arriva. Ma l'ass. Costantino non appartiene a Rifondazione, che a sua volta aderisce alla rete no carbone?

Non è stato risposto minimamente a due semplici e secche domande, che bastavano di un sì o di un no. La replica, dell'assessore Jorg Constantino, è stata la lettura di un vecchio comunicato stampa, foglio alla mano, semplicemente usando l' "accortezza" di scambiare l'ordine dei paragrafi, usando addirittura le stesse parole

Carbone: interpellanza del M5S in consiglio comunale. La risposta non arriva. Ma l'ass. Costantino non appartiene a Rifondazione, che a sua volta aderisce alla rete no carbone?

Questa non risposta è presumibilmente un "non abbiamo alcuna intenzione di procedere" detto in maniera poco chiara? Quindi le solite chiacchiere da comunicato stampa per farsi belli, ma nella pratica non muovere un dito per far valere in prima persona ciò che a parole si è pur detto di perseguire e condividere. Il ricorso amministrativo da parte del Comune di Savona, per la mancata convocazione alla Conferenza che ha concesso l'Aia "transitoria" a Tirreno Power, è per il MoVimento 5 Stelle un atto dovuto che l'amministrazione ha la possibilità di compiere in completa autonomia.

Cosa ancora più inquietante è che tale atteggiamento sia scaturito da un assessore di Rifondazione Comunista, la quale fa parte - sempre a parole? - della Rete Savonese Fermiamo il Carbone.

Il comunicato stampa in oggetto (QUI).

Questo il testo originale dell'interpellanza letto in aula dal consigliere comunale M5S Milena Debenedetti. 

INTERPELLANZA CON RISPOSTA IN AULA - Mancata convocazione del Comune di Savona alla Conferenza dei Servizi riunitasi il 17.09.2012 presso la sede del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ai fini del rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale per la centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure-Quiliano

PREMESSO

  • che il Sindaco è responsabile delle condizione di salute della popolazione del suo territorio e che ai sensi del Dlgs 267/2000, art.54, "il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica".

CONSIDERATO

  • che il Comune di Savona ha approvato all'unanimità un ordine del giorno (seduta 18 del 31.07.2007) contrario all'ampliamento della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure – Quiliano recante in premessa "la città di Savona risulta fortemente interessata dalle ricadute dell'inquinamento prodotto dalla Centrale Termoelettrica a carbone di Vado Ligure-Quiliano sita a circa cinque Km dal Centro cittadino ed infatti il Piano Regionale di Risanamento e tutela della qualità dell'aria della Regione Liguria...per la sottozona 2b che comprende i Comuni di Savona, Quiliano e Vado Ligure documenta che...la combustione nell'industria dell'energia e quindi essenzialmente la centrale termoelettrica, è la prioritaria responsabile delle emissioni di Ossidi di azoto (68,3%), PM10 (34,9%), SOx (89,7%)" e recante in conclusione che "il Consiglio Comunale impegna il Sindaco a manifestare l'opposizione del Consiglio comunale al progetto presentato da Tirreno Power...e...impegna l'Amministrazione Comunale ad esprimere il parere negativo di competenza";

  • che il Comune di Savona ha approvato all'unanimità un ordine del giorno (seduta 20 del 25.11.2008) contrario all'ampliamento della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure – Quiliano recante in premessa che "il via libera a tale tipo di intervento significherebbe, di fatto, un aumento certo dell'inquinamento ambientale con gravi danni per la salute di tutta la popolazione dei Comuni del comprensorio, sia della fascia costiera che dell'entroterra, con il concreto rischio di incremento delle patologie tumorali" e recante in conclusione che il Consiglio Comunale "impegna il Sindaco e la Giunta ad assumere ogni competente e legittima iniziativa al fine di contrastare, sul piano istituzionale, il realizzarsi dell'ampliamento della centrale a carbone di Vado-Quiliano...a tutela della salute dei cittadini del Comune di Savona";

  • che il comune di Savona ha presentato al TAR del Lazio (protocollo 2010081764 del 23.12.2010) un intervento "ad adiuvandum" al ricorso presentato dal Comune di Vado Ligure, avente per oggetto "annullamento del decreto n.941/09 di pronuncia di compatibilità ambientale relativo al progetto di realizzazione di una nuova unità da 460 MWE alimentata a carbone all'interno del sito dell'esistente centrale termoelettrica di Vado Ligure e Quiliano".

RILEVATO

  • che la Regione Liguria nell’ultimo Piano Regionale di Risanamento e Tutela della Qualità dell'Aria e per la Riduzione dei Gas Serra dichiara che “i Comuni di Savona, Quiliano e Vado Ligure sono stati accorpati in considerazione della continuità urbanistica e territoriale: inoltre va considerato che le emissioni che derivano dalla centrale termoelettrica hanno ricadute sui tre comuni” (pag. 80);

  • che l’Ordine dei Medici della provincia di Savona, nella nota del 03.12.2010, rileva che “nelle aree interessate dalle ricadute delle emissioni della centrale si osservano elevati tassi standardizzati di mortalità, rispetto alla media regionale e nazionale, sia per tutte le cause, che per malattie neoplastiche, cardio e cerebrovascolari” e che il raggio dell'inquinamento non è limitato ai comuni su cui insiste l’impianto (Vado Ligure e Quiliano) ma “l’impatto sulla salute di una centrale a carbone è massimo entro le 30 miglia (48 Km) dalle ciminiere” (Clean Air Task Force - Stati Uniti);

  • che nel succitato Piano Regionale di Risanamento e Tutela della Qualità dell'Aria e per la Riduzione dei Gas Serra della Regione Liguria, la cartina che riporta il biomonitoraggio degli effetti dell’inquinamento atmosferico evidenzia come le zone di maggiore sofferenza corrispondano al raggio di massimo impatto sulla salute riportato nella citata nota dell’Ordine dei Medici (pag. 67);

  • che in riferimento agli scarichi idrici che affluiscono alla foce del torrente Quiliano (oltre 900 miliardi di litri annui) l’Ordine dei Medici afferma che “la presenza di metalli pesanti e di idrocarburi policiclici aromatici a livelli enormemente maggiori rispetto alle altre aree liguri, anche portuali, e di oltre cento volte superiori rispetto ai riferimenti normativi, indica una molto probabile derivazione di tali inquinanti dalla centrale a carbone, che rappresenta sicuramente, nell’area, la principale fonte di idrocarburi policiclici aromatici derivanti dai processi di combustione e di metalli pesanti presenti nel carbone (si pensi a questo proposito anche alle grandi quantità di tali sostanze presenti nelle acque reflue della centrale)”;

  • che il confine territoriale tra i comuni di Vado Ligure e Savona corre esattamente in corrispondenza della metà dell’alveo ed è di tutta evidenza che i predetti scarichi idrici oltrepassano abbondantemente il confine giungendo sulla sponda lato Savona.

APPRESO

  • che il 17.09.2012 si è tenuta presso la sede del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare la Conferenza dei Servizi ai fini del rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) per la centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure - Quiliano.

VISTO

  • che la Direttiva Europea 85/337/CEE, art.1 include nel "pubblico interessato" gli enti che subiscono o possono subire gli effetti delle procedure decisionali in materia ambientale;

  • che la Sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V, 17.05.2005, n.2460 considera "Comuni interessati alla procedura di impatto ambientale e quindi legittimati a parteciparvi, oltre a quelli nel cui territorio viene localizzato l'impianto, quelli destinatari di impatti ambientali, non essendo pertanto di per sé decisivo il criterio di prossimità dell'opera";

  • che la Sentenza del Consiglio di Stato, Sez. IV, 07.05.2004, n.2874 precisa che "la conferenza dei servizi (in special modo quella c.d. decisoria), costituisce un originale modulo organizzativo (funzionale alla concreta attuazione dei principi costituzionali che presiedono all'azione amministrativa, come individuati dall'articolo 97 della Costituzione) per l'acquisizione, su di un dato provvedimento da adottare, dell'avviso di tutte le amministrazioni preposte alla cura degli interessi coinvolti in quest'ultimo".

CONSTATATO

  • che il Comune di Savona pur essendo direttamente interessato non è stato convocato ai sensi della normativa in vigore Dlgs 128/2010, art.29-quater, comma 5 che prevede la convocazione delle "amministrazioni competenti";

  • che nel caso di specie al sindaco di Savona è risultato anche impossibile ottemperare a quanto previsto dal Dlgs 128/2010, art.29-quater, comma 7 recante "nell'ambito della Conferenza dei servizi di cui al comma 5, vengono acquisite le prescrizioni del sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265";

  • che, in presenza di dati indicanti elevata sofferenza ambientale evidenziata anche dall’Ordine dei Medici, si è negata all'amministrazione comunale di Savona la possibilità di intervenire in merito a quanto previsto dal Dlgs 128/2010, art. 29- septies recante "se, a seguito di una valutazione dell'autorità competente, che tenga conto di tutte le emissioni coinvolte, risulta necessario applicare ad impianti, localizzati in una determinata area, misure più rigorose di quelle ottenibili con le migliori tecniche disponibili, al fine di assicurare in tale area il rispetto delle norme di qualità ambientale, l'autorità competente può prescrivere nelle autorizzazioni integrate ambientali misure supplementari particolari più rigorose, fatte salve le altre misure che possono essere adottate per rispettare le norme di qualità ambientale".

APPURATO

  • che le esternalità degli impatti sanitari, ambientali ed economici che derivano dal funzionamento della centrale a carbone Tirreno Power corrispondono ad un costo pari a 248 milioni di euro/anno e che la centrale è causa di mortalità prematura pari a 54 morti/anno (valori calcolati con la metodologia applicata dall'EEA-Agenzia Europea dell'Ambiente nello studio "Revealing the costs of air pollution from industrial facilities in Europe" considerando le emissioni 2009 dichiarate da Tirreno Power ed indicate nel registro E-PRTR).

SI INTERPELLA il Sindaco per sapere

  • se l'amministrazione, dopo aver constatato la mancata convocazione alla Conferenza dei Servizi prevista per il 17.09.2012 ai fini del rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale per la centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure - Quiliano, abbia compiuto qualsivoglia atto formale per contestare la mancata convocazione;

  • se l'amministrazione intenda presentare eccezioni sulla regolarità e sulla validità della Conferenza dei Servizi riunitasi il 17.09.2012 ai fini del rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale per la centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure - Quiliano anche mediante ricorsi amministrativi;

  • quali siano le iniziative specifiche e le azioni concrete che l'amministrazione intende intraprendere per tutelare la salute e la vita dei cittadini, l’ambiente e l’economia locale nella sua totalità.

Milena Debenedetti, Andrea Delfino

    Com / sn

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