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| 24 ottobre 2012, 16:14

Piattaforma Maersk: cartelli d'appalto a 200 metri e già illeggibili (anche da vicino)

Se qualche nostro lettore dispone di più sofisticati mezzi o di migliori occhi per aiutarci a decifrare questa buffonata, gliene siamo grati. Redazione@savonanews.it

Piattaforma Maersk: cartelli d'appalto a 200 metri e già illeggibili (anche da vicino)

Contro ogni evidenza a Vado Ligure il povero assessore Illarcio va dichiarando che la piattaforma non si farà. Nonostante le migliaia di tonnellatte di inerti (analizzati da chi?) rovesciati in mare innanzi alla sua cittadina lui si dice convinto - dopo aver precisato che anche con loro l’amministrazione portuale è a dir poco reticente - che i maxi lavori possano essere una specie di piattaforma di varo / porticciolo ad uso e consumo dei prospicenti cantieri Eurocraft (Cappelluto).

Vien da dire, ma se non lo sa con esattezza lui, chi lo può sapere?

Intanto ieri botta e risposta tra Illarcio e il consigliere Bovero proprio in merito alla piattaforma Maersk: «E' sotto gli occhi di tutti – ha detto Bovero – che i cantieri sono già stati avviati e i denari sono già stati impiegati in quest'opera».

Illarcio ha risposto: «Ho letto le 257 pagine del documento di sviluppo del Governo e di piattaforma non c'è traccia, si parla vagamente del casello, che noi vogliamo si faccia in località Cosciari e di un finanziamento di 136 milioni di euro che però ad oggi è ridotto a zero. Poi ci sono tutti i ricorsi in atto e credo di poter assicurare che per il prossimo anno e mezzo del nostro mandato la piattaforma non decollerà». E Poi?


Il sindaco Caviglia, invece, rispondendo a una battuta ricollegabile al caso del porto di Ospedaletti ha tuonato: «La mia amministrazione è assolutamente trasparente e dobbiamo smetterla con continui riferimenti alla Procura o ad analogie con Ospedaletti che non ci appartengono. Noi siamo stati e siamo collaborativi con la giustizia - ha ricordato - e difenderò sempre i tecnici dei miei uffici per professionalità».

Sarà, ma è tutto molto poco chiaro.

E visto che il cartello d’appalto è stato collocato (non è la prima volta per la Port Authority) a soli 200 metri dalla pubblica via, scritto in piccolo ed illeggibile, ci siamo permessi di far più di due passi per andare a dare un’occhiata, justo per capire se trattasi di piattaforma Maersk o di moletto Cappelluto.

Come dimostrano le immagini anche da vicino il cartello è praticamente illeggibile. Forse alla Fincosit non hanno spiegato che è meglio non scriversi con le tempere. O forse si. Fatto sta che quello che riusciamo a leggere è:

  • Committente: APM Terminals
  • Lavori di: Cxxxxx (incomprensibile, come anche la data di inizio e termine opere)
  • Progettista: Technital

Il resto è illeggibile fino al direttore dei lavori

  • Ing. Carlo Merli (APM)

Ce n'è abbastanza per affermare che le speranze che NON si tratti del inutilissimo cementone regalato alla Maersk siano meno che un lumicino.
Dall’utenza indicata sul contatore enel esterno l’azienda dovrebbe essere la Fincosit, ma su chi siano i subappalti: mistero buffo, con pochissimo da ridere.

E anche oggi stesso...

SN

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