"Le Associazioni Ambientaliste considerando che le criticità ambientali nelle vicinanze dello stabilimento dell'Italiana Coke di Cairo Montenotte continuano ad essere presenti, come testimoniato dalle numerose e persistenti fumate nere dai camini delle ciminiere, abbinate a periodici miasmi e disagi tipici delle cokerie", dichiarano in una nota stampa le associazioni, diffusa dal coordinatore Ruggero Delponte.
Il coordinamento del comitato ambientalista della Valbormida chiede all'Amministrazione Comunale di Cairo Montenotte di:
"A) Attivarsi con tempi certi per ottenere un monitoraggio in continuo ai camini delle ciminiere, come d'altronde affermato anche in campagna elettorale dal sindaco Briano da effettuarsi a far data dalla fine delle operazioni di installazione del transfer car. A detta dell'azienda su organi di stampa tale sistema è diventato operativo e completo di ogni sua parte il 20 dicembre 2012. I tempi quindi sono stati ampiamente superati.
B) Intervenire per limitare le emissioni di inquinanti dall'impianto in oggetto, imponendo all'azienda il divieto di infornare Pet Coke e residui di produzione (melme), che contribuiscono a peggiore in modo molto rilevante le concentrazioni di sostanze nocive presenti nelle emissioni in atmosfera;
C) Attivarsi affinché l'azienda possa utilizzare come materia prima solamente carbone a basso tenore di inquinanti;
D) Intervenire affinché anche il parco carbone della cokeria venga coperto poiché esso non è compreso nel progetto recentemente approvato che prevede invece la sola copertura dei parchi delle funivie".
"Ormai da molti anni si attendono misure concrete di ambientalizzazione e monitoraggio della cokeria di Cairo Montenotte, rimandare ancora questi interventi potrebbe mettere a rischio il sito produttivo, con danni irreparabili ai lavoratori, alla cittadinanza ed alla tutela della salute pubblica e dell'ambiente" conclude la nota.