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Attualità | 31 ottobre 2013, 13:32

VIDEO - "Sport e Integrazione" a Savona, quando lo sport è per tutti

Evento del Faggiolympic in piazza Sisto IV: i bambini delle scuole alla scoperta dei vari sport con istruttori normodotati e disabili. Videointerviste e immagini

Sport e danza in piazza Sisto IV a Savona

Sport e danza in piazza Sisto IV a Savona

Un bel sole e tanta allegria per quasi 300 bambini che questa mattina hanno partecipato a "Sport e Integrazione", l'evento organizzato dalla Cooperativa Sociale "Il Faggio" di Savona dedicato al legame tra sport e disabilità.

Istruttori ed atleti del Faggiolympic, l'anima "sportiva" del Faggio, hanno accolto gli alunni delle scuole savonesi presentando loro vari sport quali calcio, basket, tennis e pallavolo, ma anche attività come la danza.

"Lo sport è per tutti" è il messaggio che giunge unanime dagli organizzatori. "La giornata di oggi ne è la dimostrazione - dice Gaetano Cuozzo, presidente ligure del Comitato Paralimpico - e deve servire da esempio. Ragazzi di tutte le classi e categorie, in piazza insieme, capaci di trovare un momento di integrazione nello sport". Dobbiamo insistere su questo, afferma, e soprattutto abbattere le barriere culturali: "Non è pensabile né giusto che i disabili siano esonerati dall'ora di educazione fisica a scuola. Per fortuna dopo le Olimpiadi di Londra sempre più addetti ai lavori e genitori stanno capendo che lo sport paralimpico ha una valenza almeno pari, se non superiore, allo sport come l'abbiamo sempre concepito".

Sulla stessa lunghezza d'onda Gianfranco Pusceddu, presidente del Faggiolympic. "Il concetto di sport di 'serie A' e di 'serie B' per fortuna sta sparendo - racconta - ci stiamo lavorando sin dalle olimpiadi di Seoul del 1992. Ci sono atleti disabili importanti, come Pistorius, che hanno gareggiato con atleti normali ad alto livello. Noi oggi siamo qui per ribadire proprio questo valore, lo sport come metodo di integrazione per abbattere le barriere".

In piazza, a raccontare ai bambini la sua filosofia di vita, anche un famoso atleta paralimpico savonese, il pesista Simone Cappelli. Lui, un tempo normale, ha dovuto imparare a convivere con la sua disabilità da quando, dopo un incidente in moto, è finito su una sedia a rotelle. "Il mio sollevare pesi è un po' una metafora di come si può affrontare la disabilità nello sport. E' soltanto un peso, che va sollevato proprio come un bilanciere - è il messaggio di Simone - non possiamo permettere che una barriera fisica si trasformi in una barriera mentale. Lo sport è un metodo per superare entrambe".

Una giornata per trasmettere ai giovani una nuova visione della disabilità. Testimonial dell'evento è stata Linda Cerruti, atleta savonese molto nota per i suoi successi nel nuoto sincronizzato, anche con la Nazionale Italiana. "Per ottenere questi risultati io mi alleno duramente, ogni giorno, e so quanta fatica richiedono - spiega - proprio per questo stimo molto le persone che, pur con un limite fisico, si battono ogni giorno per fare sport. Per loro è ancora più difficile, e sono un esempio per tutti noi".

Andrea Chiovelli

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