LivioDiTullio.it, ora il vice sindaco di Savona ha un blog

Che la politica ormai si faccia anche online è cosa nota. Tra "cinguettii" di segretari di partito e post su Facebook di consiglieri ed assessori "chiacchieroni", spesso il dibattito nasce e si sviluppa sui social network. Per non parlare del Movimento 5 Stelle, nato online ed assurto a primo partito italiano per numero di voti alle ultime elezioni politiche.

E così sempre più politici spostano i loro "comizi" sul web. Dopo il sindaco di Cairo Fulvio Briano con il suo www.fulviobriano.net, a Savona è la volta di Livio Di Tullio, ex segretario del PD provinciale ed oggi vice sindaco della città della Torretta. Noto per il carattere un po' burbero, ha spesso affidato il suo pensiero alle "bacheche di Facebook", in cui gli aspetti privati (come la passione per la cucina o per la buona musica) si mescolano ai post dedicati alla situazione del PD nazionale.

L'amministratore savonese ha deciso ora di dotarsi di un mezzo più "istituzionale", lanciando il blog www.livioditullio.it in cui quotidianamente riporterà pensieri e piccoli racconti di politica locale e nazionale.

"Il blog serve per comunicare direttamente - spiega Livio nel suo primo articolo, "Benvenuti" - Se avete voglia di guardarlo scoprirete il modo. Poi c’è una parte personale… E’ vero che bisogna sempre tenere separata la vita privata da quella pubblica ma nemmeno ci possiamo nascondere e stare sempre attenti se una foto, una storia, un momento di relax è politicamente corretto oppure conveniente o sconveniente. Insomma, vedete un po’ Voi. Io sono così, poi non dite che non ve l’avevo detto". Facile ritrovare in queste parole il combattivo vice sindaco, notoriamente refrattario ai giochetti del "politically correct".

"Ho a che fare ogni giorno con questioni spesso complesse che riguardano la nostra Comunità - prosegue - Io sono spesso di corsa, Voi pure. La maggior parte delle informazioni sul mio lavoro passano attraverso gli organi di informazione che ne danno conto inevitabilmente in maniera sintetica. Il blog serve anche per raccontare in modo più approfondito questo lavoro, per riflettere, approfondire e per sapere quello che pensate".

Non rinuncerò a scrivere quello che penso ma non userò questo blog per far polemica e per offendere o ferire, spiega: "C’è già abbastanza produzione di “rumenta “ su Internet". Poi l'appello: "Spero di costruire insieme a Voi, un luogo di informazione e di confronto".