Inquinamento atmosferico a livelli d'emergenza, tasso di motorizzazione in crescita, gestione dei rifiuti altalenante, trasporto pubblico in crisi: nei centri urbani italiani tira una brutta aria a causa di politiche ambientali disorganiche che mandano le citta' a tre velocita': lenta, lentissima e statica. A delineare il quadro e' la XXI edizione di 'Ecosistema Urbano', il rapporto di Legambiente sulla vivibilita' ambientale dei 104 capoluoghi, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore.
Sotto la lente d'ingradimento anche Savona che, nella classifica totale, ottenuta dal raffronto di 18 indicatori, si colloca al 20° posto. Sono stati presi in esame tre indici sulla qualità dell’aria (concentrazioni di polveri sottili, biossido di azoto e ozono), tre sulla gestione delle acque (consumi, dispersione della rete e depurazione), due sui rifiuti (produzione e raccolta differenziata), due sul trasporto pubblico (il primo sull’offerta, il secondo sull’uso che ne fa la popolazione), cinque sulla mobilità (tasso di motorizzazione auto e moto, modale share, indice di ciclabilità e isole pedonali), uno sull’incidentalità stradale, due sull’energia (consumi e diffusione rinnovabili). Quattro indicatori su diciotto selezionati per la classifica finale (tasso di motorizzazione auto, tasso di motorizzazione moto, incidenti stradali e consumi energetici domestici) utilizzano dati pubblicati da Istat.
"Savona, spiega Legambiente, è stata premiata per l’aumento dei passeggeri che utilizzano il trasporto pubblico locale e la diminuzione di produzione di rifiuti procapite ma è nettamente in difficoltà per quanto riguarda i parametri relativi alla qualità dell’aria. Inoltre tra le città liguri è quella dove maggiore è la percentuale di spostamenti privati (auto e moto) sul totale".
A livello regionale, La Spezia conquista la medaglia d'oro del capoluogo più vivibile, piazzandosi al 9° posto, Genova terza al 49° ed Imperia ottiene il peggior piazzamento, collocandosì alla 76° posizione.
Per quanto riguarda l'analisi della qualità dell'aria la città della Torretta si colloca al 7° posto per le Pm10, al 35° per l'Ozono e al 47° per il biossido di azoto.
In vetta alla graduatoria la provincia di Verbania, una delle ultime create, nell'alto Piemonte, seguita da Belluno, Bolzano, Trento e Pordenone. In fondo alla classifica, tra le peggiori situazioni, si trovano: Agrigento all'ultimo posto, preceduta da Isernia, Crotone, Messina e Catanzaro.