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Attualità | 20 novembre 2014, 16:12

Pizza "Speriamo nel Vesuvio", il Movimento Neoborbonico attacca e chiede sanzioni nei confronti della pizzeria Mamita

"Prima di eventuali interventi di carattere legale, si richiede un intervento e una sanzione da parte delle autorità preposte per aver utilizzato un linguaggio offensivo che diffonde un’ideologia impregnata di razzismo".

Pizza "Speriamo nel Vesuvio", il Movimento Neoborbonico attacca e chiede sanzioni nei confronti della pizzeria Mamita

Scoppia ufficialmente il caso della pizza "Speriamo nel Vesuvio". A seguito delle polemiche scaturite dalla presenza di tale pietanza su un menu di una pizzeria loanese,  il Movimento Neoborbonico ha inviato al Comune di Loano  e alla locale Associazione dei Commercianti una richiesta di intervento urgente a carico del proprietario della pizzeria “Mamita.

 

"Prima di eventuali interventi di carattere legale - spiega in una nota il Movimento - si può configurare il reato di “istigazione all’odio razziale”,  ed invitando, ovviamente, i tanti napoletani o meridionali presenti in zona ad evitare di frequentare quel locale o di scegliere Loano come destinazione turistica, si richiede un intervento e una sanzione da parte delle autorità preposte per aver utilizzato un linguaggio offensivo e che, utilizzato diffusamente soprattutto negli stadi, diffonde un’ideologia impregnata di razzismo verso un’intera e incolpevole popolazione."

"Immaginando cosa sarebbe, giustamente, successo se qualcuno avesse vagamente ipotizzato o si fosse augurato stermini di popolazioni di colore o di altre razze, nessun tipo di ironia può essere più tollerato per questioni di natura oggettivamente razzistica." 

"Ancora più gravi le motivazioni addotte dal proprietario Yuri Pastore Corrado che, intervenuto su Radio Marte in un’intervista curata dal giornalista Gianni Simioli in data 20/11/14, dichiarava che forse “aveva commesso una leggerezza”, nonostante qualcuno gli avesse suggerito di evitare quel nome per evitare che “qualche napoletano potesse offendersi” e che lui riteneva razzista, al contrario, i tanti che in queste ore hanno sollevato il caso." conclude il Movimento Neoborbonico.

 

r.g.

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