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 / Politica

Politica | 21 aprile 2015, 18:00

La questione dell'Italiana Coke di Cairo approda al Parlamento europeo: Salvini presenta un'interrogazione

"I lavoratori temono che la situazione sia aggravata dalla concorrenza sleale di Stati Membri che, diversamente dall’Italia, promuovo la filiera del carbone con politiche industriali che violerebbero le norme sugli “aiuti di stato”

La questione dell'Italiana Coke di Cairo approda al Parlamento europeo: Salvini presenta un'interrogazione

 

La questione dell’Italiana Coke di Cairo approda al Parlamento Europeo. Ieri l’eurodeputato della Lega Nord Matteo Salvini ha infatti depositato un’interrogazione indirizzata alla Commissione, con richiesta di risposta scritta.  Oggetto del documento:”La produzione del carbon coke in Val Bormida e la concorrenza di altri Stati Membri dell’Unione”.

La società “Italiana Coke” di Bragno”, nel comune di Cairo, si legge nell’interrogazione, rappresenta una realtà produttiva importante in un’area di grande tradizione industriale, ma che vive da anni una grave crisi economica ed occupazionale”.

L’Italiana Coke, prosegue il documento depositata da Salvini, recentemente ha speso somme ingenti per investimenti produttivi e per il rispetto delle norme ambientali. La sua produzione di alta qualità è riconosciuta a livello mondiale”.

Il segretario federale del Carroccio ha poi evidenziato il problema legato alla chiusura delle linee creditizie. L’Italiana lo scorso 19 marzo ha infatti chiesto il concordato preventivo in bianco, per cercare di trovare un accordo con i creditori ed evitare il fallimento. A rischio attualmente 400 posti di lavoro dell’intera Val Bormida.

Il Governo italiano aveva inizialmente stanziato somme per un accordo di programma relativo all’intera Val Bormida, ma l’impegno non è ancora stato confermato. I lavoratori temono che la situazione sia aggravata dalla concorrenza sleale di Stati Membri che, diversamente dall’Italia, promuovo la filiera del carbone con politiche industriali che- secondo alcuni- violerebbero le norme sugli “aiuti di stato”.

“E’ a conoscenza la Commissione del fatto che in Polonia la filiera del carbon coke riceve aiuti statali? Sono questi contributi conformi alle normative sugli “aiuti di stato”?”, conclude l’interrogazione di Salvini.

Si tratta di un tema sul quale in passato era intervenuto anche il segretario organizzativo della Lega Nord Paolo Ardenti.

 

Cinzia Gatti

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