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Politica | 02 aprile 2016, 08:00

Primarie, Cristina Battaglia per Savona: "Darò voce alle bellezze inespresse della città"

In attesa delle consultazioni del centrosinistra di domenica 3 aprile, intervista alla ricercatrice e dirigente in Regione

Primarie, Cristina Battaglia per Savona: "Darò voce alle bellezze inespresse della città"

Mancano pochi giorni alle primarie del centrosinistra in cui i cittadini dovranno scegliere come candidato sindaco tra Livio Di Tullio e Cristina Battaglia, entrambi esponenti del Partito Democratico. Una campagna elettorale fatta di competizione e polemiche sin dagli esordi in cui, proprio per la scelta del candidato, il partito si è trovato a discutere amaramente.

Da una parte Cristina Battaglia, ricercatrice e dirigente in Regione e dall’altra il vicesindaco Livio Di Tullio che si confronteranno domenica 3 aprile: prima del voto Savona News mette a confronto i due candidati, sul programma, le priorità e sul futuro di Savona.

Dopo Livio Di Tullio (clicca qui) vi presentiamo l’intervista a Cristina Battaglia: savonese, originaria del quartiere di Legino, 43 anni, è laureata in fisica ed ha ricoperto esperienze ed incarichi presso l’INFM-CNR (Istituto di Fisica della Materia del Consiglio Nazionale delle Ricerche) e svolge attività nel settore del trasferimento tecnologico presso l’Istituto Nazionale per la Fisica della materia in collaborazione con il CNR. Inoltre è stata membro dell’assemblea nazionale per la fondazione del Partito Democratico ed è tesserata nel circolo savonese. Dirigente regionale del Settore Ricerca, Innovazione ed Energia già nella giunta di Claudio Burlando, è stata riconfermata dall’amministrazione regionale di Giovanni Toti.

Perché la discesa in campo per le primarie in vista delle comunali a Savona?

“Sono nata e cresciuta a Savona e amo questa città. Ho fatto un percorso di studi e di lavoro che mi ha sempre portato ad occuparmi delle città, in ambito della ricerca e delle tecnologie. Credo di poter utilizzare queste mie esperienze per fare bene il sindaco di Savona. In questa avventura, inoltre, serve una squadra credibile e competente”.

Come puoi descrivere la città di Savona

“Savona è una città con tante bellezze inespresse. Prima di tutto bisogna passare dalla materia prima al prodotto per essere così in grado di portarlo nel mondo”.

Come dare voce alle bellezze inespresse e quali sono le priorità per Savona?

“La priorità è il lavoro. Sono convinta che le aree urbane e le città delle dimensioni come Savona abbiamo un ruolo fondamentale per creare posti di lavori, conservare quelli esistenti e difendere le imprese. Sono convinta che questa sia una priorità perché molte persone devono fare le valigie e andare via per trovare lavoro. E’ successo anche a me. Dobbiamo così evitare di perdere persone, forze e talenti. Inoltre vedo al centro di questa operazione non solo Savona ma tutto il territorio provinciale. In particolare vedo nel Campus Universitario una grande scommessa per l’insediamento di nuove imprese”.

In caso di vittoria come saranno i primi cento giorni da sindaco

“Una delle prime cose che vorrei fare, con la riduzione del numero degli assessori, creare una squadra forte, credibile, competente e compatta. Questo perché credo che il lavoro insieme all’interno di una giunta sia uno degli elementi fondamentali per non sprecare risorse, ma concentrarle su progetti importanti. Sarà importante una grande alleanza sul turismo. Appunto parlando di bellezze inespresse, credo che passare dalla materia prima che abbiamo, di grande qualità, ai prodotti richiede un lavoro da impostare immediatamente appena la giunta si insedierà”.

Come vede la città amministrata da Cristina Battaglia tra 5 anni?

“Vorrei che Savona diventasse sin da subito una città più vivibile, in termini di pulizia, sicurezza e trasporto. C’è una grande necessità di creare più spazi e parchi urbani: una città più verde quindi. Nel giro di cinque anni sicuramente si vedranno quei frutti sul lavoro e sulla crescita che devono essere impostati sin da subito, passando attraverso il turismo, le imprese e anche il porto".

Rinnovamento a partire dagli assessorati. Ha dichiarato di non voler candidare assessori uscenti e “rottamato” in particolare l’assessore Franco Lirosi.

“Il rinnovamento non è uno slogan come altre forze politiche invece usano fare di questa parola. Per me un progetto nuovo di città passa necessariamente attraverso persone ed energie nuove. Io non ho fatto polemica con l’assessore Lirosi, apprezzo il suo contributo ma mi stupisce che chi è il garante  delle regole del Partito Democratico come il presidente dell’assemblea cittadina (ruolo da lui ricoperto), apprenda con un po’ di ritardo, che il PD ha un vincolo che è quello dei due mandati. Un principio statutario che risponde al rinnovamento. Cedere il posto a persone nuove è una cosa richiesta molto dai cittadini”.

“Chi perde sostiene il vincitore”, questa affermazione è sempre valida?

“Per me questa è una affermazione scontata. E’ nello spirito delle primarie, anche se so bene che per ora molto spesso è stata un’eccezione e non una regola. Però io le regole le rispetto”. 

Debora Geido

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