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Politica | 28 ottobre 2016, 12:35

Terrorismo, Piana (Lega): "Finta integrazione sottovalutata da sinistra e buonisti"

Alessandro Piana (Lega): “Brillante operazione del Ros dei carabinieri fa emergere il fenomeno della Taqiyya, sottovalutato da sinistra e buonisti".

Terrorismo, Piana (Lega): "Finta integrazione sottovalutata da sinistra e buonisti"

Sul caso di cronaca che ha visto l'arresto di un pizzaiolo egiziano, che lavorava a Finale Ligure, e di altri "infiltrati" per terrorismo internazionale, interviene il capogruppo regionale della Lega Nord, Alessandro Piana. 

"Fingevano di essere ben integrati - afferma Piana - Altro che risorse. No alle moschee in Liguria, occorrono maggiori controlli. Dopo gli imam indagati nei mesi scorsi, un pizzaiolo egiziano di Finale Ligure ieri è stato arrestato per associazione con finalità di terrorismo internazionale. L’immigrato aveva giurato addirittura fedeltà al califfo Al Baghdadi. Un altro suo connazionale, sempre 'integrato' e residente a Finale Ligure, risulta ricercato dal Ros dei carabinieri. Ancora ieri, nel pomeriggio, due maghrebini hanno litigato per strada e, di fronte ai passanti, uno ha tirato fuori il coltello e ha ferito gravemente l’altro in piazza Colombo a Sanremo".

“Due fatti di cronaca in un solo giorno, che testimoniano, in modo indubitabile, le due facce dell’immigrazione senza controlli – spiega il capogruppo regionale del Carroccio – e della politica attuata dal governo Renzi, ormai allo sbando su tutto. La brillante operazione del Ros dei carabinieri, non a caso intitolata Taqiyya proprio dagli investigatori, ha fatto emergere un inquietante fenomeno, previsto nella tradizione islamica. Ossia quello di nascondere, dissimulare, fingere, dire menzogne e talvolta rinnegare esteriormente la propria fede integralista per non destare sospetti. In sostanza, il pizzaiolo egiziano arrestato a Finale Ligure e l’altro egiziano ricercato, facevano apparire di essere ben integrati in Italia. Ma non era affatto così. Perché, secondo il Ros, appartenevano ad un gruppo organizzato che si occupava di diffondere materiale jihadista e di instradare combattenti dal nord Africa in Siria, ed anche in Libia, per conto del sedicente stato islamico".

"I dati statistici riconoscono che i protagonisti di indagini per terrorismo e di episodi di violenza e criminalità, per la maggior parte sono immigrati. Altro che risorse. No alle moschee in Liguria, occorrono maggiori controlli ed espulsioni dirette. I delinquenti, poi, non devono essere lasciati liberi di vagare per le nostre strade” conclude l'esponente della Lega.

Rg

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