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Politica | 09 marzo 2017, 12:29

Savona, il rilancio del Priamar passa attraverso la cultura e la ristorazione: ecco il progetto del sindaco (VIDEO)

Il primo cittadino ha paragonato la fortezza come "una bella e anziana signora che non si trucca da tempo, un po' scompigliata e da mettere a posto".

Savona, il rilancio del Priamar passa attraverso la cultura e la ristorazione: ecco il progetto del sindaco (VIDEO)

"Il Priamar è come una bella e anziana signora che non si trucca da tempo, un po' scompigliata e da mettere a posto". La descrive così la fortezza savonese il sindaco Ilaria Caprioglio, in occasione della presentazione del progetto proposto dall'amministrazione per il rilancio e la valorizzazione della struttura. 

Infatti, nel primo semestre della legislatura il sindaco, nonché assessore alla Cultura, ha dato la priorità alle consultazioni più ampie possibili su temi della delega cultura e turismo e in particolare sul tema, ritenuto prioritario nel proprio programma, della valorizzazione e del rilancio della Fortezza del Priamar.

Dopo una fase di attento ascolto delle diverse realtà attive in città, sia con un profilo turistico e produttivo (associazioni di categoria, Università, operatori del settore...) il sindaco ha deciso di passare a una fase operativa affidando a un gruppo di lavoro appositamente costituito, con la partecipazione dei settori Cultura e Turismo, Lavori Pubblici e Pianificazione territoriale, il compito di delineare una prima "architettura" per la redazione di un Piano di valorizzazione della Fortezza del Priamar.

L'idea di adottare uno strumento di programmazione per il Priamar nasce dalla convinzione che non si possa più continuare a intervenire sulle singole parti della fortezza senza un disegno complessivo che armonizzi le diverse funzioni orientandole verso un obiettivo finale. Il momento di grave crisi finanziaria in cui versa oggi l'Ente, non esime l'Amministrazione dalla propria funzione di programmazione. Anzi, proprio in questo momento risulta fondamentale

Questa prima "architettura di piano" individua: 

a) interventi fattibili a breve termine (senza costi per l'amministrazione o con minimi costi che possono essere coperti da contributi esterni oppure già previsti negli interventi programmati);

b) interventi a medio/lungo termine, che richiedono percorsi attuativi più complessi e/o il coinvolgimento di risorse da parte di soggetti terzi nonché di contributi finanziari.

Si tratta di idee che, una volta perfezionate nella fattibilità, riteniamo possano davvero consentire un rilancio della Fortezza. Il presupposto fondamentale del piano è che soltanto l'introduzione all'interno della Fortezza di un mix equilibrato di destinazioni d'uso che includano anche attività commerciali, ricettive e di somministrazione, potrà consentire di valorizzare e di fruire adeguatamente lo straordinario e sconosciuto patrimonio culturale che la Fortezza custodisce. Recenti esperienze di livello nazionali ed europeo ci supportano in questa scelta, incoraggiando l'amministrazione comunale a intraprendere questo percorso.

1) Completamento degli interventi di recupero degli accessi, a lungo in attesa di valorizzazione. L'accessibilità è una delle criticità della Fortezza e questi interventi sono molto importanti per favorirne la fruibilità

a) Ultimazione della passerella si via Trento Trieste, offrendo ai cittadini e ai visitatori una straordinaria passeggiata sospesa sul mare; 

b) Sostituzione degli ascensori di accesso alla fortezza in corso di ultimazione;

c) Destinazione dei suggestivi spazi realizzati nella "galleria degli ascensori", che presto verrà collegata con il lato mare: il primo spazio vetrato conterrà una presentazione della Fortezza, il secondo uno spazio di presentazione e promozione della Collezione dell'Istituto Nautico Leon Pancaldo (patrimonio prezioso e poco conosciuto) e i restanti spazi per esposizioni d'arte temporanee; la presenza di associazioni dedicate alle rievocazioni storiche quali potrà stimolare la curiosità dei turisti. In questo modo l'accesso attraverso gli ascensori dovrebbe essere più gradevole e attrattivo per i visitatori.

2) Introduzioni di attività artigianali e commerciali sperimentando in collaborazione con Confartigianato, una sorta di "incubatore di attività" nelle cellette del Palazzo della Sibilia (piano intermedio, dove attualmente vengono allestite esposizioni temporanee che troverebbero invece spazio nella galleria degli ascensori. Ceramica, vetro, oggettistica.

3) Introduzione di una nuova attività di ristorazione vera e propria che consenta di incrementare anche la fruizione dei musei presenti nel Palazzo della Loggia.

4) Valorizzazione e promozione delle strutture a destinazione culturale esistenti:

a) Civico Museo Archeologico (con allestimento di deposito aperto al pubblico nella Polveriera, non appena reperite le risorse necessarie e valorizzazione di tutte le aree archeologiche della fortezza, nell'ambito della gestione del Museo archeologico;

b) Museo Pertini Cuneo, mediante intensificazione dei rapporti con le scuole;

c) Centro Congressi;

e) Utilizzo del prestigioso Palazzo del Commissario per allestimento esposizioni d'arte di rilevanza significativa e per allestimento eventi fieristici di qualità;

f) Spettacoli nella suggestiva piazza del Maschio nel periodo estivo.

5) Introduzione di una struttura ricettiva nel Bastione di San Bernardo mediante il recupero dell'Ex Ostello della Gioventù, con utilizzo anche degli spazi sottostanti (ex Museo Cuneo) che, anche per la buona accessibilità, presentano interessanti potenzialità per un utilizzo pubblico/privato connesso alla ricettività. Gli studi sin qui prodotti confermano che la struttura, qualora, l'amministrazione, ad esempio, mediante l'intervento di soggetti terzi già previsto, si faccia carico dei principali oneri di ristrutturazione, potrebbe trovare l'interesse di operatori del settore che verrebbero chiamati tramite bando. La struttura ricettiva potrebbe rivelarsi strategica per il rilancio della struttura e supportare le attività congressuali nel salone della Sibilia e le attività fieristiche.

6) Valorizzazione delle arre esterne mediante la creazione di percorsi tematici: le aree esterne le Priamar rivestono un valore paesaggistico e panoramico di straordinaria attrattività. E' necessario individuare elementi di valorizzazione che ne incrementano la fruizione da parte dei cittadini e dei turisti inclusi i croceristi.

Mediante interventi non eccessivamente onerosi è possibile creare: 

a) Percorsi wellness, in collaborazione con il Campus universitario, lungo tutti gli spazi aperti della Fortezza (turismo sportivo, sport per tutti e invecchiamento attivo);

b) un'area per bambini e famiglie nella Cortina di San Biagio (turismo per famiglie); in proposito è allo studio una collaborazione con il Museo Luzzati di Genova

c) il giardino dei Chinotti, finanziato tramite il progetto transfrontaliero "Un mare di agrumi", possibilità di effettuare laboratori sul chinotto di Savona (turismo enogastronomico). 

Redazione

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