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Politica | 26 maggio 2017, 05:00

"Operazione" Grand Hotel ad Alassio, tra lavori extra e cambiamenti costerà circa 17 milioni ai cittadini

Oggi in consiglio l'approvazione del debito fuori bilancio per la liquidazione di 925.819,45 e l'accantonamento di quasi 5 milioni di euro, Galtieri Parascosso e Testa "Accantonare questa cifra è un danno per i cittadini"

"Operazione" Grand Hotel ad Alassio, tra lavori extra e cambiamenti costerà circa 17 milioni ai cittadini

Verrà discussa nel consiglio comunale di questa mattina ad Alassio l'annosa questione del Grand Hotel (operazione che prevedeva gli interventi anche su Piazza Partigiani e la realizzazione del centro Talassoterapico).

In particolare verrà proposto al Consiglio il riconoscimento del debito fuori bilancio relativo all'esito del lodo definitivo del 16/07/2016 tra Comune di Alassio e FINCOS Alassio (la ditta che si è occupata dell'operazione) a seguito del quale il comune è stato condannato a pagare alla società la somma risarcitoria di curo 860.000,00 oltre rivalutazione monetaria e interessi legali per un importo complessivo di euro 925.819,45.

Nella stessa delibera verrà proposto Sil riconoscimento del debito derivante dalla parcella definitiva dell'Avv. Alberti, che ha rappresentato il Comune nel Lodo, per un importo complessivo di euro 188.416,80, oltre al rimborso dei diritti di taratura della parcella per euro 5.754,00, ma c'è di più, infatti, probabilmente in via cautelativa l'amministrazione proporrà anche di accantonare una cifra ulteriore pari a 5.883.789,62 (di cui 3.609.084,64 per il Parcheggio in Piazza Partigiani, 513.567,04 per il Centro Talassoterapico e 1.761.137,93 per il Grand Hotel) cifra prevista dal Lodo quale compenso per i “maggiori costi imprevisti e imprevedibili sostenuti dalla società nella realizzazione degli interventi”.

Ed è proprio questo il punto sul quale la minoranza consigliare oggi storce maggiormente il naso, infatti se il quadro era già particolarmente complesso e determinato anche da amministrazioni del passato ci si chiede l'opportunità di vincolare una tale cifra quando il lodo stesso prevederebbe l'obbligo delle parti di negoziare le soluzioni “principalmente attraverso il prolungamento della durata delle Covenzioni, ove utile per il raggiungimento dello scopo, attraverso utilità anche eventualmente in numerario da riconoscere all'impresa per le maggiori spese sostenute”.

Spiegano i consiglieri Angelo Galtieri e Giovanni Parascosso (Insieme X) affiancati dall'ex consigliere Tino Testa “Accantonare quasi 6 milioni di euro e farlo adesso crediamo non sia una decisione opportuna per la città specie considerato il fatto che lo stesso lodo prevede soluzioni alternative. Ci sembra che abbiano voluto inserire in questa delibera diverse voci alcune assolutamente non accettabili,proprio per questo non potremo certo votare favorevolmente” concludono.

Dal canto suo il sindaco Canepa afferma “ Si tratta di un problema di lunga data che la nostra Amministrazione ha ereditato dalle gestioni passate . Lo abbiamo affrontato con senso di responsabilità, consapevoli che sarebbe diventata ulteriormente onerosa se fosse trascorso altro tempo. Rispetto alle richieste della controparte, il lodo è stato molto più contenuto, riconoscendo loro quanto stabilito: abbiamo intenzione di ottemperare a questa richiesta, individuando soluzioni meno onerose per il Comune, da valutare sedendosi insieme alla controparte. Siamo soddisfatti, perché si intravede la fine di una questione da lungo tempo irrisolta, che rischiava di diventare onerosamente conflittuale”.

 

Mara Cacace

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