Questo pomeriggio il tour del MoVimento 5 Stelle "Futuro in Programma" ha fatto tappa a Cairo Montanotte. Una nutrita folla si è radunata in piazza Stallani per ascoltare Alessandro Di Battista.
L'esponente grillino, durante la serata ha voluto illustrare i temi della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle (nonostante abbia già chiaramente, e da tempo,espresso la volontà di non ricandidarsi), parlando anche del perché non votare gli altri partiti, facendo nomi e cognomi degli “impresentabili” di Pd e Forza Italia.
“C'è qualcuno che partecipa per la prima volta ad un evento del Movimento 5 Stelle? Perché? Dove eravate prima? Vi fidavate dei partiti? - inizia con ironia Di Battista che continua - la decisione di andare anche nei piccoli centri perché sono le zone, solitamente, più trascurate anche dalla politica ed io mi sono sentito in dovere di venire a parlare con i cittadini”.
Nel corso dell'intervento è stata presentata Leda Volpi, candidata per la Camera in Liguria e medico a Sanremo: "La sanità oggi è un grandissimo problema. Sovraffollamento persone lasciate a loro stesse e difficoltà anche per il personale sanitario a causa del blocco del turnover che impedisce nuove assunzioni. Con queste condizioni i medici non possono lavorare e le persone rischiano la loro salute. L'art. 32 della costituzione difende la sanità e il M5S contiene nel suo programma importanti progetti su questi temi Noi siamo contro la chiusura di punti nascita e pronto soccorso. Noi vogliamo integrare la sanità territoriale con quella ospedaliera. La sanità deve rimanere pubblica perchè il paziente non è un cliente e la salute è il bene più prezioso”.
Poi Di Battista ha ripreso la parola, spiegando i motivi per i quali ha deciso di non ricandidarsi: "La poltrona mi andava stretta ma la politica è importante e credo che si può fare politica anche fuori dal palazzo. Io nella vita voglio fare altro".
Ma perché scegliere i 5 Stelle? "Capisco siate stufi dei partiti, ma noi siamo nati proprio per questo. Siamo nati come un gruppo di cittadini che presentava le sue idee ai partiti senza essere mai ascoltati - ha proseguito Di Battista - Oggi siamo diventati la prima forza politica del paese mettendoci passione volontà e persone di qualità. Noi ci siamo messi contro Berlusconi, De Benedetti che erano antagonisti e oggi non lo sono più ed entrambi hanno dichiarato che lasceranno l'Italia se vinceremo. Votarci è il modo per liberarci di questi due personaggi".
Durante l'incontro si è parlato anche di fonti rinnovabili, turismo e reddito minimo di cittadinanza.
"Nel 2006 Riva dell'Ilva finanziò contemporaneamente le campagne elettorali di Berlusconi e Bersani per ottenere poi, comunque andassero le elezioni, di ottenere in cambio dei favori - ha spiegato Di Battista - Il Movimento non è questo e noi abbiamo sempre rifiutato anche i soldi pubblici. Noi facciamo campagna elettorale con le libere donazioni e quindi noi rispondiamo solo ai cittadini. Prima di votare verificate chi finanzia i partiti e prima di credere ad un articolo di giornale guardate chi c'è nel consiglio di amministrazione dei giornali. Tutto è legato a soldi e conflitti di interessi anche la sanità della quale si è parlato prima".
“Draghi, Monti, Prodi, Amato, Letta sono tutti legati alle banche, le banche d'affari piazzano i loro uomini nelle istituzioni per fare i loro affari. Noi non abbiamo queste commistioni. Noi vogliamo dividere le banche d'affari e quelle commerciali. In modo da poter tutelare il risparmio dei cittadini italiani. Non sono qui a chiedere il voto, ma dico solo che anche agli scettici i 5 stelle hanno fatto risparmiare molti soldi, milioni di euro che hanno finanziato la piccola e media impresa".
“Se 25 anni di Berlusconi e dell'altro mentitore dell'Arno non vi sono bastati per capire questa politica il problema non è Berlusconi, ma sono gli italiani - ha continuato sul tema corruzione e mafia - La mafia è una montagna di merda e si può sconfiggere solo con una legge anti corruzione con norme particolari relativi alle connessioni con la politica”.
“Noi vinciamo dove ci sono macerie (a Roma a Livorno) non abbiamo la bacchetta magica. Non vogliamo risolvere i problemi tutti quanti, ma solo avere l'opportunità di iniziare a fare delle cose e senza corruzione. In Parlamento non sono tutti ladri anche se qualche ladro c'è e arrivando là occorre mantenere la testa sulle spalle e provare il più possibile a stare in mezzo ai cittadini senza dimenticarsi del mondo reale. Quel palazzo è stato costruito per far distaccare i politici dalla realtà. Ti trattano come un nobile, si guadagna 12 mila euro e si hanno dei benefit che portano a perdere il contatto con la realtà, per questo noi ci riduciamo gli stipendi. Quel palazzo è pericoloso e se non si sta attenti invece che pensare ai cittadini pensa a come essere rieletto per non tornare nel mondo reale. Attenti alle politiche dei bonus e delle mancette - ha concluso Di Battista - ci siamo cascati troppe volte (bonus insegnanti, bonus 80 euro) è la politica del metadone, ci vogliono mansueti".