Albenga, i Cittadini Stanchi: "Non vogliamo rivivere un altro 5 novembre del '94"

Prendendo spunto da una “lettera aperta” divulgata da un gruppo di abitanti e associazioni ingaune e pubblicata oggi su Savonanews (leggi QUI), anche il gruppo dei Cittadini Stanchi commemora l’ormai storica alluvione del 5 novembre 1994.

Commenta Angelo Pallaro, portavoce dei Cittadini Stanchi: “All’epoca era sindaco Angelo Viveri e si impose per non avere il ponte militare. L’anno dopo fu inaugurato il ponte rosso che oggi tutti conosciamo. Alle elezioni successive salì come sindaco Zunino, che fece innalzare gli argini. Dopodiché quanto è stato fatto, a livello di Comune, Provincia, Regione, per evitare che tutto ciò succedesse di nuovo?”

I Cittadini Stanchi commentano inoltre compatti la situazione della zona mare: “Mentre tanti altri comuni della Riviera stanno cercando di collegarsi tra loro, in nome del vecchio proverbio ‘L’Unione fa la forza’, qui non si è mai lavorato per realizzare una passeggiata di collegamento tra Albenga e Ceriale. Sarebbe stata una forma di sbarramento in più, invece al momento abbiamo la furia del mare direttamente sulla strada che dal mare collega i due comuni”.

Aggiunge però ancora Pallaro: “Non bisogna addossare però tutto sulle pubbliche amministrazioni. Anzi: in un’ottica di distribuzione corretta dei meriti e delle colpe, è giusto che anche gli operatori balneari si assumano le proprie responsabilità. Un tempo, infatti, a fine stagione veniva rimossa ogni parte degli stabilimenti. Negli anni invece si è lavorato a costruire strutture sempre più definitive e non removibili negli stabilimenti, troppo vicine al mare e senza tener conto delle conseguenze nelle stagioni delle piogge. Sicuramente è stato avventato chi ha realizzato questi progetti ma anche chi ha dato le autorizzazioni per metterli in pratica”.