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Politica | 07 maggio 2019, 17:30

Bando deserto per l'accoglienza dei migranti, il sindaco di Carcare De Vecchi: "Con la riduzione dei fondi si rischia un abbassamento della qualità dei servizi"

"Il percorso fatto in precedenza è oramai compromesso, ma vogliamo essere collaborativi per mantenere standard di qualità" aggiunge il primo cittadino

Bando deserto per l'accoglienza dei migranti, il sindaco di Carcare De Vecchi: "Con la riduzione dei fondi si rischia un abbassamento della qualità dei servizi"

Accoglienza e gestione dei migranti. Sale la preoccupazione in Provincia di Savona dopo il bando andato deserto poiché ritenuto inaccettabile per le condizioni poste che va ricordato, sono identiche in tutta Italia perché individuate dal Governo. Il prossimo identico nelle caratteristiche, è previsto per metà maggio

Come noto, il cosiddetto decreto immigrazione e sicurezza ha cambiato alcuni termini legislativi, destinando meno risorse per il percorso di accoglienza: 20.50 euro (18.50 euro più 2.50 euro di pocket money oltre ai 150 euro d'ingresso e la scheda telefonica) questa la cifra destinata quotidianamente a ogni singolo ospite nettamente dimezzata rispetto ai 35 euro dello scorso anno.

A queste condizioni il bando potrebbe rischiare di andare nuovamente deserto e i circa 900 migranti presenti nei centri cas, potrebbero essere sistemati in strutture con probabilmente più di 50 ospiti. 

Su questo argomento si è espresso il sindaco di Carcare Christian De Vecchi: "Negli ultimi anni, la Prefettura ha fatto un ottimo lavoro 'di scambio informazioni' con gli enti locali, adottando per la nostra Provincia un'accoglienza diffusa. Il Comune di Carcare ha maturato una collaborazione proficua sia con la Prefettura, sia con la cooperativa che si è occupata della gestione dei migranti, sistemati all'interno di quattro appartamenti (5/7 ospiti all'interno di ogni alloggio ndr)". 

"Con la riduzione dei fondi però, alcuni schemi riguardanti l'accoglienza vengono messi in crisi - prosegue - Un bando a ribasso infatti, porta come conseguenza un abbassamento della qualità dei servizi destinati ai cittadini stranieri".

Ma non è tutto. Infatti, con queste condizioni (sempre di accoglienza diffusa), le cooperative invece che affittare alloggi sulla costa, potrebbero ricercare immobili nell'entroterra dove i costi sono minori, stravolgendo di fatto il rapporto di ridistribuzione messo in campo negli anni passati. 

"Il percorso fatto in precedenza è oramai compromesso, ma vogliamo essere collaborativi con la Prefettura e le cooperative per mantenere standard di qualità" conclude il sindaco De Vecchi.

Graziano De Valle

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