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Politica | 27 settembre 2019, 08:10

Albenga, Ciangherotti si "auto-vota" da solo un ordine del giorno sulla sanità. Ironia di Cangiano: "Proposta invotabile"

Lo sfogo del sindaco Tomatis: "Si continuano ad alimentare sterili polemiche politiche sul pubblico e il privato, dimenticandosi dei più importanti servizi sanitari di base"

Albenga, Ciangherotti si "auto-vota" da solo un ordine del giorno sulla sanità. Ironia di Cangiano: "Proposta invotabile"

"Una proposta invotabile". Con questa "frecciatina", il consigliere comunale di Albenga Giorgio Cangiano liquida l'ordine del giorno sulla sanità del rappresentante dell'opposizione Eraldo Ciangherotti, il quale lancia questa provocazione: "Dal momento che ora avete un governo vostro 'amico' ed il ministro della sanità appartiene a uno di quei tanti partiti di sinistra che non ricordo nemmeno, tanto i loro parlamentari passano da uno all'altro, perché non chiedere nuovi fondi per tenere in vita una struttura preziosa come l'ospedale di Albenga?"

Giorgio Cangiano, che nella seduta del 26 settembre ricopre il ruolo di presidente del Consiglio Comunale, sostituendo l'assente Diego Distilo, replica così: "Che io mi sia sempre espresso in modo contrario alla privatizzazione della sanità è cosa nota, ma stasera non è nemmeno questo il punto. Come si può anche solo pensare di chiedere ad un politico, di qualsiasi colore o schieramento sia, di iniettare risorse pubbliche in una struttura che è appena stata privatizzata?"

Ma se Cangiano si mantiene sui toni di un'ironia "in punta di fioretto", chi sbotta veramente è il primo cittadino Riccardo Tomatis, che precisa di parlare "da medico ancor prima che da sindaco" e spiega: "Si continuano a fare delle sterili polemiche politiche sul tema pubblico/privato, addirittura accusandomi di scandalizzarmi per la proposta di un reparto di chirurgia plastica. Da medico, con il privato convenzionato (e sottolineo l'importanza di questo articolo: "convenzionato") ho sempre lavorato benissimo, ma ribadisco una volta di più che non è quello di cui ha bisogno Albenga. Non serve portare qui reparti di chirurgia estetica oppure artroprotesica che, considerando che il paziente medio ha due sole gambe, servirà al massimo due volte nella vita di una persona. Parliamo di reparti ultraspecialistici che possono rappresentare un'attrazione da turismo sanitario, ma sono l'esatto contrario di quanto chiede Albenga, città con popolazione soprattutto fatta da anziani. Servono reparti di medicina di base, che sono proprio quelli in cui il privato non investirebbe mai, perché portano lunghe degenze e introiti minimi se messi in relazione ai costi di gestione".

Ma Tomatis si infervora ancora di più quando racconta: "Vorrei che foste tutti seduti intorno a me quando un paziente si presenta nel mio studio per dirmi che per prenotare un'ecografia passano due anni".

Alla fine, tra l'unanimità quasi totale del consiglio e la sola astensione del consigliere Gero Calleri, l'ordine del giorno presentato da Eraldo Ciangherotti porta a casa un solo voto favorevole. Quello di Eraldo Ciangherotti.

Alberto Sgarlato

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