Nell'ultimo consiglio comunale dell'anno a Varazze è stato approvato il bilancio di previsione 2020-2022 il quale ha creato malumori all'interno della minoranza soprattutto per la notizia dell'applicazione, da quest'anno, per la prima volta dell'addizionale Irpef.
Il sindaco Alessandro Bozzano ha voluto specificare alcuni aspetti che hanno portato a questa decisione, su tutti la chiusura della chiusura della discarica della Ramognina, da anni attesa dai varazzini.
"Abbiamo deciso di chiuderla, il 2020 sarà l'ultimo anno, raggiungeremo i 350mila metri cubi e quindi non potremo conferire ulteriore rifiuti. Un impegno, sotto il profilo finanziario, che vede però venir meno di 3 milioni e mezzo di risorse".
"La sostenibilità del bilancio era basato per buona parte sulla discarica, venendo meno dovremo allinearci a tutti i comuni e applicare l'addizionale Irpef (obbligatoria dal 1999). Avevamo aperto la discarica nel 1996 e ne avevamo beneficiato per 23-24 anni sotto l'aspetto finanziario non sotto il profilo ambientale anche se ora faremo un passo avanti importante. L'entrata della discarica sarà straordinaria, la parte di denari che riusciamo a prendere per questo ultimo anno verrà messa in quella parte di bilancio andandoci a erodere la parte corrente che andrà rimpinguata con l'addizionale Irpef" specifica il primo cittadino.
"Una scelta che è stata avversata da tutta la minoranza, non si può gridare ai quattro venti che si vuole la discarica chiusa e che non si vuole l'applicazione dell'addizionale. E' un gioco brutto che con la politica non ha niente a che fare, che è contro la città. Una decisione frutto di scelte che abbiamo contratto con la città alle elezioni comunali e abbiamo intenzione di mantenerle" conclude Bozzano.














