“Purtroppo, è stata autorizzata, nel pieno rispetto degli iter previsti, una nuova antenna 5G in zona Rusineo a Lusignano. La procedura è formalmente corretta, ma ciò non significa che sia giusta e condivisibile”.
C'è parecchia amarezza, oltre a una forte la preoccupazione, nelle parole del consigliere comunale di Albenga con delega alle frazioni di San Fedele e Lusignano, Raiko Radiuk, che interviene riguardo alla recente installazione di una nuova antenna 5G proprio nella frazione di Lusignano.
Pur riconoscendo la correttezza formale dell’iter autorizzativo, il consigliere mette in evidenza le criticità politiche e territoriali legate a decisioni prese senza un reale coinvolgimento delle comunità locali. “Ancora una volta, il territorio si trova davanti a decisioni calate dall’alto, rispetto alle quali le comunità locali non hanno voce” afferma, ricordando come non sia la prima volta in cui si interviene in tal modo “senza tenere conto né del reale fabbisogno né delle preoccupazioni dei cittadini”.
Questo è già avvenuto, specificatamente, a San Fedele e in altre zone, dove sono stati installati pali per antenne 5G finanziati dal Pnrr. Tutte opere che, sottolinea il consigliere, “il Comune non ha potuto contestare in alcun modo, perché classificate come infrastrutture 'strategiche' nazionali, e qualsiasi ricorso avrebbe provocato una sconfitta presso i tribunali e un conseguente danno erariale, che un buon amministratore deve cercare di evitare”.
“Io non sono un tecnico delle telecomunicazioni e non mi arrogo il diritto di certificare rischi sanitari che la scienza deve valutare - continua Radiuk - Ma una cosa è certa: quando i cittadini esprimono dubbi, un’amministrazione seria non li archivia, li ascolta. E li fa valere nelle sedi opportune”.
Il punto è infatti politico nelle rimostranze del membro di maggioranza: “Perché in Italia la legislazione nazionale decide dove collocare antenne e impianti senza consultare le comunità? Perché i Comuni devono essere spettatori inerti e, se osano sollevare critiche o ricorsi, rischiano danni erariali mentre le grandi società di telecomunicazioni procedono indisturbate installando antenne finanziate con fondi del PNRR anche laddove la banda è già coperta?”. Qui però emergerebbe una contraddizione lampante sempre secondo il consigliere: “Mentre i pali 5G arrivano con sorprendente efficienza, la fibra ottica, quella che davvero serve a famiglie, imprese e servizi, procede a rilento vergognoso”.
“A Lusignano e San Fedele, da subito mi sono impegnato per scrivere alla società nazionale di riferimento perché portasse anche qua la fibra veloce. Progetto arrivato, autorizzato, e i lavori sono stati eseguiti solo in parte, hanno superato i termini, e adesso stiamo riesaminando un nuovo progetto in ritardo - fa sapere il consigliere - Dove sono gli stessi criteri e fondi di urgenza che vengono evocati per le antenne? Chi tutela la coerenza infrastrutturale del nostro territorio?”
“Questo non è un atto contro l’innovazione, che anzi vorrei, ma un atto per la dignità dei territori e la tutela della salute, della logica urbanistica e della prerogative amministrative. Albenga non può essere trattata come un terreno neutro su cui si piantano antenne senza ascoltare nessuno” chiosa il consigliere delegato Raiko Radiuk














