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Attualità | 13 febbraio 2020, 11:47

Albenga, educazione alimentare nella scuola dell'Infanzia di San Fedele/Lusignano

Il primo incontro con la chef Rosa D’Agostina sarà il prossimo 19 febbraio

Albenga, educazione alimentare nella scuola dell'Infanzia di San Fedele/Lusignano

Prosegue nella scuola dell'Infanzia San Fedele/Lusignano (del Comprensivo I di Albenga) il progetto di educazione alimentare grazie all’interessamento dell’insegnante Francesca Gaudino e della dottoressa Annamaria Acquaviva.

Il primo incontro con la chef Rosa D’Agostina sarà il prossimo 19 febbraio. Spiega la maestra Gaudino: “Dato il successo dello scorso anno abbiamo voluto continuare il progetto dedicato al cibo, all’alimentazione e ai corretti stili di vita. Ambiente, alimentazione e varie tematiche sociali sono argomenti dei quali si può parlare, magari attraverso giochi e laboratori, anche con i bambini più piccoli". 

"Nella nostra scuola siamo partiti parlando di alimentazione grazie ad una proficua collaborazione con la dottoressa Acquaviva che voglio ringraziare per la grande disponibilità e professionalità e la chef Rosa D’Agostina che, quest’anno, si è prestata a partecipare ai nostri laboratori - prosegue - 'Giocando' con gli alimenti il nostro intento è far conoscere alcuni alimenti considerati “ostici” come le verdure anche ai bambini più piccoli".

Ecco, dunque che attraverso laboratori e incontri i bambini avranno la possibilità di beneficiare di un’occasione di apprendimento attivo e vivace.

Cucinare è una “cosa da grandi” ma per i bambini diventa un gioco sensoriale che fa conoscere il cibo, i sapori, gli odori e la consistenza degli ingredienti, invogliandoli al gusto del nutrirsi.

Manipolare è una delle attività più divertenti per un bambino e sperimentare la trasformazione degli alimenti è una diversa modalità di conoscere, acquisire consapevolezza delle proprie abilità, di sviluppare l’autonomia e la creatività.

La cucina dà modo all’alunno di sviluppare la sua autonomia poiché viene messo nella condizione di “osare”, di “provare”, di attivarsi, di sperimentare con possibilità di superare paure e frustrazioni a vantaggio di un migliore concetto di sé, della conoscenza delle proprie possibilità, poiché ad un lavoro pratico-operativo portato a termine, sempre corrisponde un risultato visibile e gratificante.

Il progetto coinvolge anche una classe delle scuole elementari. “Sono felice – racconta la maestra – che questa iniziativa sia presa ad esempio e non mi stancherò mai di ringraziare la dottoressa Acquaviva, la chef Rosy, ma anche il Comune ed in particolare il sindaco Tomatis che sempre appoggiato con entusiasmo le nostre iniziative”.

Comunicato stampa

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