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Sanità | 17 aprile 2020, 20:50

"Rivedere i protocolli ospedalieri per le nuove nascite". Mamme ed addette alla puericultura scrivono alla Regione

Presenza di una persona di fiducia durante il parto e possibilità di allattare i neonati tra le richieste al presidente Toti e all'assessore Viale

"Rivedere i protocolli ospedalieri per le nuove nascite". Mamme ed addette alla puericultura scrivono alla Regione

"Buongiorno Presidente. Le scrivo a nome di un gruppo di future mamme, mamme e professioniste in vari settori riguardanti nascita e puericultura di Savona. Capiamo il momento di crisi e l'enorme lavoro che ciò Vi comporta, ma riteniamo anche che, visto che le nuove nascite non si fermano, sia corretto portare, anche solo per pochi minuti, la sua attenzione sulla nostra situazione, anche alla luce del suo evidente interesse per l’argomento". Si apre così la lettera inviata da un gruppo di mamme, future mamme e professioniste in vari settori riguardanti nascita e puericultura, indirizzata al presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e all'assessore alla Sanità, Sonia Viale.

"All'interno di questa pandemia e della crisi del sistema sanitario vorremmo segnalarle le criticità che si sono sviluppate per quanto riguarda i protocolli di parto, post parto e allattamento utilizzati in alcuni ospedali della Nostra Regione -si legge ancora nella lettera - In particolare, ci riferiamo al diniego per una persona di fiducia (padre o ostetrica libera professionista che ha seguito la gravidanza) di assistere la madre durante il parto ed alle procedure che riguardano la gestione del neonato nel post parto e  l’allattamento per le mamme che risultano positive o sospette positive al Covid-19 per cui il neonato viene allontanato dalla madre fino alla completa guarigione della stessa. Tali direttive vanno contro le indicazioni dell’OMS, dell’ISS e della Leche League che al contrario raccomandano la vicinanza del padre durante il parto come fattore fondamentale alla riuscita di un parto sereno (a tale riguardo sappiamo che Vi siete impegnati a fornire a qualche reparto i dispositivi elettronici necessari per rendere il più possibile partecipe il padre ma è ovvio che non sia la stessa cosa) e l’allattamento come protezione per il neonato anche nel caso la madre fosse positiva al Covid-19". 

"Inoltre, vorremmo sottolineare come in altre regioni, quale per esempio la Lombardia e il Veneto, queste linee guida siano applicate nonostante abbiano numeri di contagio maggiori di quelli della Liguria. Riassumendo, e sapendo benissimo che le scelte prese da alcuni primari della Nostra regione sono state prese per garantire la salute nostra e  degli operatori, chiediamo che vengano rispettati i nostri diritti quali: la possibilità di avere una persona di fiducia al proprio fianco durante il parto e le prime ore successive ad esso; l’opportunità di accedere allo pratica dello skin to skin nelle due ore successive al parto e di allattare il neonato anche se positive o sospette positive al Covid-19, ovviamente con il rispetto di tutte le attenzioni igieniche che tale attività richiederebbe. La sfida è grande ma confidiamo nella collaborazione delle autorità per vincerla insieme" concludono infine le autrici della missiva.

redazione

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