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Attualità | 21 aprile 2020, 14:47

Toirano dice no al 5G. Il sindaco De Fezza firma un'ordinanza e stoppa la sperimentazione sul territorio comunale

Secondo un accordo tra "Inwit" e l'associazione dei Comuni "Bandiera Arancione" si sarebbe dovuto avviare un processo di copertura ubiquitaria con mini-antenne DAS

Toirano dice no al 5G. Il sindaco De Fezza firma un'ordinanza e stoppa la sperimentazione sul territorio comunale

Toirano dice no al 5G. Con un'ordinanza firmata nella mattinata odierna dal primo cittadino Giuseppe De Fezza infatti viene vietata a chiunque “la sperimentazione o installazione della tecnologia sul territorio comunale”, in attesa di ulteriori valutazioni su questa tecnologia.

Una presa di posizione chiara e decisa da parte dell'amministrazione del Comune che dal 2006 aderisce al progetto della “Bandiera Arancione”, con lo scopo di favorire la promozione turistica e di sensibilizzare sulle tematiche ambientali, di scambio culturale, di confronto e di crescita economica. Un progetto che ha visto però, nel novembre del 2018, l'associazione impegnarsi, tramite il Touring Club Italiano, a stipulare un accordo con la società Inwit, già coinvolta nella discussione circa la nuova tecnologia a Finale Ligure.

L'accordo quadro prevedeva, secondo quanto appreso tramite canali non ufficiali dalla giunta toiranese, l'installazione di mini-antenne con sistema DAS per giungere alla copertura in maniera ubiquitaria di 227 Comuni, tra cui appunto Toirano.

Fatto grave è che ad oggi non risultino al Comune documenti ufficiali che attestino la presa d'atto di tale convenzione - si legge in una nota inviata dal sindaco De Fezza a Inwit, Associazione Bandiera Arancione, Prefettura e Regione - e non risulta alcun contatto con tale società per conoscere il progetto su Toirano. Vorrei quindi soffermare l'attenzione sul fatto che un progetto di tale entità e impatto, sia ambientale che territoriale, non sia stato condiviso con gli enti territoriali”.

E su questo si concentra il secondo punto dell'ordinanza, nel quale si chiede di “subordinare l'accettazione di qualunque procedimento a una verifica preliminare con l'autorità politica responsabile della salute” pubblica, ossia il sindaco stesso.

Sappiamo che questa tecnologia desta molta preoccupazione nei cittadini - si legge sempre nella nota -. Numerosi sono gli studi […] che gettano luci e ombre sui suooi effetti, non solo dal punto di vista ambientale e sanitario ma anche, per esempio, sulla sicurezza digitale. Tuttavia, nella consapevolezza che il 5G sia uno strumento all'avanguardia in grado di offrire molteplici opportunità di sviluppo, permangono ancora molte perplessità e timori sulle possibili ripercussioni sulla salute dei cittadini”.

Servono quindi nuove rassicurazioni scientifiche secondo De Fezza, per il quale è necessario che il Ministero della Salute disponga linee guida scientificamente rigorose ed aggiornate in merito alla rilevanza sulla salute pubblica di queste radiofrequenze.

Sia chiaro, non è un ordinanza contro il progresso - conclude ai nostri microfoni il primo cittadino - ma una tutela per i miei cittadini in attesa che venga fatta chiarezza sugli eventuali aspetti salutari”.

Mattia Pastorino

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