Un tavolo di confronto costante, costituito da più componenti anche di diversi settori ed estrazione politica, per studiare insieme le soluzioni per uscire dalla crisi nella quale si potrebbe ritrovare il settore del commercio in seguito al lockdown imposto per contenere il Covid-19.
Questa la richiesta che il PD savonese ha inoltrato al sindaco Ilaria Caprioglio in una nota: "Le conseguenze dell’emergenza Covid-19 rappresentano la sfida più grande per la nostra città dalla fine della Seconda guerra mondiale. Servirà gestire l’emergenza, ma soprattutto programmare una strategia futura che non lasci indietro nessuno".
"Di fronte all’aprirsi della cosiddetta 'Fase 2' la giunta di Palazzo Sisto mostra, ancora una volta, l’incapacità di mettere da parte la faziosità politica per un bene più grande: il futuro della nostra comunità. Alle proteste dei commercianti dobbiamo rispondere con i fatti, ma quello che serve è un cambio di metodo: il sindaco convochi un tavolo permanente per il futuro della città con forze politiche, parti economiche e sociali".
"Come Partito Democratico Savonese crediamo che le recenti proteste dei commercianti vadano ascoltate, ma servono azioni concrete, non solo belle parole. E servono subito. Ecco le nostre proposte in merito. La tassa sui rifiuti, per i mesi di chiusura delle attività, va azzerata così come anche la tassa per il suolo pubblico. Chiedere ai commercianti di corrispondere una tassa per mesi in cui gli si è imposto di chiudere i battenti è pura follia. Per il futuro, devono essere messe in campo azioni poderose e straordinarie di abbattimento dell’imposizione fiscale di competenza comunale: TARI, suolo pubblico e tassa sulle pubblicità e la cartellonistica per la promozione degli esercizi commerciali devono essere azzerate per tutto il 2020. Inoltre, sul tema affitti dei locali, devono essere individuate formule di agevolazione fiscale sull’IMU per quei proprietari che, d’accordo con i locatari, scelgono di rivedere il canone d’affitto. In altre parole, il risparmio nella tassazione per il proprietario deve tradursi in una riduzione equivalente del canone mensile per il locatario".
L'invito è dunque a lasciare da parte la logica della bandiera e lavorare insieme: "Ma quello che chiediamo al Sindaco della nostra città è soprattutto un radicale cambio di metodo. Questo virus ha cambiato tutto e tempi straordinari richiedono misure straordinarie, perché all’emergenza sanitaria rischia di seguire un vero e proprio dramma sociale. Questo non è più il tempo per le faziosità di bandiera. Il comune di Savona non può più essere un bunker che respinge, con trucchi tecnici d’assemblea come accaduto nell’ultimo Consiglio Comunale, buone proposte fatte nell’interesse collettivo solo perché provengono dalle forze di opposizione. Questa tecnica politicista poteva essere comprensibile prima della crisi, ma oggi è pura follia".
"Basta con la politica delle bandierine. Come Partito Democratico chiediamo formalmente al Sindaco la convocazione di un tavolo permanente di tutte le forze politiche, delle categorie sociali, economiche e del terzo settore attive nella nostra città per costruire, insieme, la strategia per la 'Fase 2' e monitorarne l’attuazione" concludono i dem savonesi.