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Attualità | 15 novembre 2020, 12:54

Recovery Fund, Legambiente: il piano proposto dalla Liguria promosso a metà

Manca la coerenza con le priorità richieste dall’Unione europea per la transizione verde ed ecologica

Recovery Fund, Legambiente: il piano proposto dalla Liguria promosso a metà

Piano promosso per il raddoppio ferroviario Genova-Ventimiglia, Pontremolese, ciclovia tirrenica e investimenti in digitalizzazione, bocciato per le infrastrutture stradali invasive e per lo Skytram in Valbisagno: manca la coerenza con le priorità richieste dall’Unione europea per la transizione verde ed ecologica: questa la pagella di Legambiente Liguria sul piano proposto dalla Regione.

“Dalle notizie divulgate tramite stampa – dichiara Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – apprendiamo che Regione Liguria presenterà il piano per afferire ai finanziamenti del Recovery Fund chiedendo 23 miliardi sui 209 disponibili per il Paese: una cifra che rappresenta l'11% del totale e che, siamo convinti, non sarà mai approvata dal governo; perciò si dovranno individuare le priorità d’investimento e sarà necessario puntare sulle opere davvero utili, coerentemente con quanto indicato dall’iniziativa approvata dal Consiglio europeo next generation alla quale fa riferimento il piano nazionale di ripresa e resilienza che sarà composto dall'insieme di quelli delle regioni attraverso la discussione nella conferenza stato-regioni”.

“Nella lista delle opere approvate in Giunta regionale – spiega Grammatico – ci sono aspetti positivi, in particolare per il raddoppio ferroviario Genova-Ventimiglia, la Pontremolese e la ciclovia tirrenica mentre altre opere infrastrutturali stradali risultano invece invasive e potenzialmente dannose ed impattanti per il dissesto idrogeologico ed il consumo di suolo e sottosuolo. In attesa di visionare la delibera ricordiamo che la richiesta di questi fondi dovrà essere approvata dal Consiglio dell'Ue e perderli a causa della proposta di opere incoerenti con le direttrici fornite rappresenterebbe una beffa per tutti i cittadini”.

“Le direttrici comuni per i piani in approvazione – aggiunge la nota dell’associazione ambientalista – prevedono infatti il contributo alla transizione ambientale, alla resilienza e sostenibilità sociale, la transizione digitale, l'innovazione la competitività. Per la rivoluzione verde e la transizione ecologica necessaria per rallentare il cambiamento climatico e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 si dovrà intervenire aumentando produzione energetica da fonti rinnovabili, potenziando l'efficienza energetica dei processi industriali e degli edifici pubblici e privati, migliorando la qualità dell'aria, del suolo e delle acque sia potabili che da depurazione e creare infrastrutture che consentano una nuova mobilità. Queste ultime dovranno migliorare l'intermodalità tra i diversi mezzi di trasporto e quindi influenzare gli spostamenti urbani e interurbani; lo Sky tram in Valbisagno non s’inserisce certamente tra queste infrastrutture”.

“Confusione e incoerenza emergono anche nel dibattito sul piano nazionale di ripresa e resilienza, – sottolinea Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – abbiamo sentito nelle parole di premier e ministri mettere insieme il diavolo, come il progetto di confinamento della CO2 nei fondali marini dell’Alto Adriatico e il tunnel sotto allo stretto di Messina, con l’acqua santa come la sperimentazione della produzione decarbonizzata d’acciaio o le infrastrutture ferroviarie più adeguate per collegare le principali città del centro sud ma anche parte del nord, che evidenziano una drammatica assenza di visione su dove portare il Paese grazie alle importanti somme di denaro europeo previste dall’Ue: questo è un problema che dobbiamo risolvere in tempi brevissimi”.

Ciafani e Grammatico confermano l’impegno dell’associazione ambientalista a promuovere nei prossimi mesi un dibattito pubblico nazionale e regionale con istituzioni, imprese ed associazioni per spingere le risorse europee su lotta alla crisi climatica, mobilità sostenibile, il ciclo idrico integrato, sostenibilità in agricoltura, gestione forestale sostenibile, l’adattamento climatico in ambito urbano, prevenzione e repressione contro l’infiltrazione mafiosa.

Comunicato stampa

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