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Attualità | 31 dicembre 2020, 10:05

Celle e il "caso" della Cena delle Rose, il sindaco risponde ad Abate (Promotur): "Perchè i 5900 euro sono stati spostati? Inaccettabile moralmente"

"Li invito a ripensare a questa azione dettata da un momento di poca lucidità rimettendo la cifra al loro posto"

Celle e il "caso" della Cena delle Rose, il sindaco risponde ad Abate (Promotur): "Perchè i 5900 euro sono stati spostati? Inaccettabile moralmente"

"Voglio sapere il perché i soldi sono stati spostati, dal punto di vista morale è inaccettabile, li invito a ripensare a questa azione dettata da un momento di poca lucidità rimettendo la cifra al loro posto".

Il sindaco di Celle Caterina Mordeglia punta nuovamente il dito contro il Consorzio Promotur e il suo presidente Franco Abate dopo che nell'ultimo consiglio comunale la prima cittadina cellese, in una lettera, aveva specificato che la cifra raccolta nella Cena delle Rose, 5900 euro, non era più presente nel conto aperto per aiutare le persone in difficoltà. Abate poi alla nostra redazione aveva specificato che la cifra era stata spostata in un altro conto.

"Quel conto era stato aperto proprio per poter depositare i soldi e avere più trasparenza, non capisco cosa vuole il presidente. Inoltre fa piacere sapere che risponde agli organi di stampa e non all'amministrazione" continua la prima cittadina.

Il sindaco ha spiegato inoltre che l'associazione Bagni Marini (presidente Paolo Guastavino), il gruppo Bagni Marini (presidente Franco Beiso) e la stessa Promotur ad aprile 2020 avevano ricordato, tramite una lettera che è nella disponibilità dell'amministrazione comunale il ricavato dell'ultima Cena delle Rose per poterli usarli per le famiglie in difficoltà, chiedendo il rispetto di quell'accordo.

"Con la precedente amministrazione Renato Zunino che nel 2017 e nel 2018, il sindaco gli inviava una lettera dove specificava come le cifre venivano stanziate. Infatti loro hanno sempre voluto sapere come i soldi venivano spesi" prosegue Caterina Mordeglia.

"Devono rispettare le persone che hanno creduto in loro. Moralmente sono già colpevoli, non hanno giustificazioni di nessun tipo. Invito tutti i loro soci a dissociarsi" conclude il sindaco.

Luciano Parodi

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