"Ci siamo stufati e tramite Confartigianato stiamo facendo fare la lettera di annullamento e il rimborso di tutti i soldi pagati dai commercianti".
Non usa mezzi termini Maurizio Scaramuzza e non con uno sfogo politico ma a nome dei commercianti dell'Oltreletimbro. Il motivo? Il mancato posizionamento delle luminarie natalizie in Corso Tardy&Benech, via Collodi, via Calamaro e via De Amicis.
I commercianti avevano infatti aderito all'iniziativa dell'Ente Fiera, l'organo promozionale di Confcommercio Savona che con Confartigianato, Confesercenti, il Comune e la ditta incaricata si stanno occupando delle luci per le festività di Natale.
"Abbiamo pagato tutti entro il 20-22 novembre come richiesto da Ente Fiera e ad oggi non abbiamo ancora le luminarie. Abbiamo pagato prima di tutti, ci sono punti selfie alla Villetta, a Legino e noi siamo sempre al buio e siamo la via più commerciale di Savona. Veniamo trattati come serie B" continua nella sfogo Scaramuzza, titolare della Polleria Cri e Mauri insieme alla sorella Cristina.
Le luminarie infatti secondo accordi avrebbero dovuto essere montate il primo di dicembre. A distanza di 9 giorni però la via è ancora al buio. Da lì la richiesta di essere rimborsati partita con una lettera inviata da Confartigianato.
"Il prossimo anno ce li faremo per conto nostro. Questo è il ringraziamento da parte di chi non sa fare il suo lavoro - conclude Scaramuzza - Che le associazioni di categoria non si chiedano perché perdano iscritti. Ringrazio Elisa Di Padova che si è sbattuta e non sapeva che avevamo pagato per primi. Se qualcuno ha sbagliato deve avere il coraggio di dirlo".
Nel frattempo oggi, dopo le polemiche dei giorni scorsi è scattato il posizionamento delle luminarie in via Paleocapa e in Corso Italia.














