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Politica | 02 gennaio 2021, 07:38

"Chi nasce da genitori stranieri non si può definire né italiano né ligure", le reazioni del mondo politico: "Parole indecenti"

Esponenti del Pd, del M5S e di Rifondazione Comunista si sono scagliati contro il consigliere regionale leghista Mai che ha rimarcato il no allo ius soli

"Chi nasce da genitori stranieri non si può definire né italiano né ligure", le reazioni del mondo politico: "Parole indecenti"

Le parole del consigliere regionale della Lega Stefano Mai, ex assessore all'agricoltura, "Chi nasce da genitori stranieri non si può definire né italiano né ligure", rimarcando così il no allo ius soli, nel giorno in cui il governatore della Regione Giovanni Toti ha "salutato" l'arriva della prima nata a Genova, figlia di una coppia nigeriana, hanno di fatto creato un caso politico. Dopo la presa di distanza del presidente regionale il mondo politico, dal Pd al M5S, passando per Rifondazione Comunista si è scagliato contro Mai.

"Nel commentare una delle tradizionali e beneaugurali notizie che accompagnano l'avvio di un nuovo anno, l'ex assessore regionale Mai ha perso una delle tante occasioni per tacere. La prima nuova nata in Liguria nel 2021 è la piccola Graeter, nata da genitori di origini nigeriane. Il leghista Mai invece di sorridere e complimentarsi per questi 3 kg e 110 grammi di amore e felicità che scaldano il cuore nella nostra Regione, ha trovato giusto commentare sottolineando che "Chi nasce da genitori stranieri non si può definire né italiano né ligure". Una polemica sterile e inutile sullo ius Soli, in un momento di leggerezza e festa, dove parlare di "difesa dell'identità regionale e nazionale" oltre ad essere fastidioso è chiaramente grave e fuori luogo. Tanti auguri di buon 2021 e in bocca al lupo a Greater, la sua famiglia e a tutti i nuovi nati nella nostra Regione, che per noi sono e saranno sempre Liguri, qualunque siano le loro origini e le loro storie" le parole del consigliere regionale Pd Roberto Arboscello.

"I commenti comparsi sotto un post del presidente della Regione Liguria sulla prima bambina nata in Liguria sono ignobili, di una infinita bassezza e ignoranza. Purtroppo, questo orrido spettacolo non bastava: ad aggiungerci il carico ci ha pensato la politica nella persona del deputato Edoardo Rixi, che ha cavalcato la polemica affermando che quella bambina, nata da mamma nigeriana, non è ligure". Così, la senatrice ligure del MoVimento 5 Stelle Elena Botto.

Che poi aggiunge: "Tra l'altro Rixi, mentre da una parte la butta sul 'prima gli italiani', dall'altra non dice una parola contro quei commenti razzisti. Quella piccola e i suoi genitori non meritano robaccia del genere in questo giorno così speciale: è nata una bimba, una nuova vita e per questo oggi è un giorno unico e incredibile al di là di qualunque lingua, colore, religione o nazionalità".

 

“Ieri abbiamo assistito a uno scambio di pensieri politici davvero surreali nel primo giorno del nuovo anno. La Lega non si smentisce mai e non perde occasione per farci sentire il solito disco rotto sul tema dell'immigrazione: dopo un anno passato a fare la triste conta dei morti, in cui è stata spazzata via un'intera generazione di nostri anziani, la nascita di una bambina dovrebbe essere accolta con grande gioia e speranza da tutti noi che ricopriamo un ruolo politico: i bambini sono il nostro futuro indipendentemente dal colore della loro pelle. Far rientrare nelle beghe di area politica una bambina è davvero vergognoso e vomitevole. I miei auguri a Louis, Morena e Greta, i primi nati in Liguria nel 2021: siete una benedizione!”.

Così il capogruppo regionale Fabio Tosi, che poi aggiunge: “Come presidente della Commissione controlli e pari opportunità, il mio fermo e convinto sdegno per quanto accaduto nella giornata di ieri: andiamo avanti e non torniamo indietro di 100 anni. Se quanto accaduto ieri si dovesse ripetere, sarebbe una grande sconfitta per il nostro Paese e per la nostra regione”.

"Volete sapere cos’è il razzismo e come riconoscerlo? Siamo a Genova, il 2021 è cominciato da qualche minuto quando apre per la prima volta gli occhi al mondo la piccola Graeter, nata da una donna, Joy, e un papà nigeriani. Una delle prime nate dell’anno. Il Presidente della Liguria Toti, forse dimenticandosi di essere stato per anni alfiere convinto di una delle destre più estreme e xenofobe di sempre, celebra l’evento pubblicando la foto tenerissima di mamma e figlia in ospedale - dice l'ex pentastellato Lorenzo Tosa - La reazione è idrofoba: mentre sotto il post arriva dai suoi follower una sequela di commenti bestiali e apertamente razzisti - talmente tanti che lo stesso Toti è costretto a cancellarli - fuori da lì la Lega tuona furibonda con tutti i suoi colonnelli. Rixi: “La bambina non è italiana”. Addirittura Stefano Mai, capogruppo del Carroccio in Liguria, si spinge oltre. “Non si può definire italiano né ligure chi nasce sul nostro territorio da genitori stranieri. No allo Ius Soli.” Ma qui non è più politica. È pre-politica. Quanta aridità, povertà d’animo, chiusura, mestizia può albergare nella mente di questa gente per commentare in modo così miserabile una foto del genere? Mutano i calendari, cambiano le stagioni, ma la Lega è sempre la stessa. Da 30 anni. Benvenuta piccola Graeter".

"Credevamo che l'arrivo del nuovo anno ci potesse portare gradite sorprese. Le dichiarazioni del presidente della Liguria Toti rivolte ai primi neonati della regione, cariche di affetto e prive di discriminazioni ci hanno fatto ben sperare. Si tratta di figlie/i di famiglie di origine straniera la cui nascita dovrebbe rallegrare chiunque. A protestare la paccottiglia xenofoba, capitanata dal capogruppo regionale della Lega secondo cui quei bambini non possono essere definiti "liguri" Vogliamo pensare ad una carenza di intervento notturno delle forze dell'ordine che non hanno avuto modo di impedire l'assembramento di capodanno in casa Lega dove evidentemente l'alcool ha obnubilato le meningi del suddetto capogruppo che forse intendeva rinnovare gli antichi fasti del Papeete che pure non portarono fortuna al Capitano. O più seriamente dovremmo lavorare nell'anno in arrivo, per una riforma della legge sulla cittadinanza che garantisca pari diritti a chi nasce, cresce o é stabilmente residente in Italia. Ci auguriamo che almeno ora le forze democratiche presenti in parlamento mantengano un impegno preso e per paura non ancora mantenuto". hanno proseguito Stefano Galieni, segreteria nazionale di Rifondazione Comunista - Resp.immigrazione e Jacopo Ricciardi, segreteria Regionale Rifondazione Comunista Liguria

Redazione

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