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Politica | 13 febbraio 2021, 15:45

I sindaci del territorio compatti a difesa del Punto Nascite del Santa Corona (VIDEO)

Nessuna distinzione politica o territoriale: unanime la richiesta portata dai primi cittadini: "Mantenere il reparto è una necessità sentita indistintamente". Presenti anche gli esponenti della politica regionale

I sindaci del territorio compatti a difesa del Punto Nascite del Santa Corona (VIDEO)

Un'onda distanziata fisicamente, ma compatta negli intenti, di fasce tricolori ha presidiato questa mattina l'ingresso del Santa Corona raccogliendo l'appello del Comitato spontaneo "Giù le mani dal Punto Nascite del Santa Corona" per ribadire: il reparto è intoccabile e deve tornare quanto prima nel nosocomio pietrese.

"Questo grido dei cittadini, portato qui oggi dai sindaci, ci dice che il ritorno del reparto di Ostetricia e Ginecologia è indispensabile" afferma il 'padrone di casa', il sindaco di Pietra Ligure, Luigi De Vincenzi. "Lo è perché questa mancanza è sentita, il territorio lo richiede con la paura che senza questa specializzazione l'ospedale sia depotenziato. E' un bel segnale, oltre la politica e i colori, che la Regione deve considerare come una partecipazione spontanea, con tanti amministratori che non si sono posti la questione dell'appartenenza politica".

Nessuna distinzione di appartenenza politica o di distretto, come testimoniano le presenze dei primi cittadini di AlbengaRiccardo Tomatis, o di SpotornoMattia Fiorini, rispettivamente nei distretti sanitari albenganese e savonese, né di appartenenza partitica (da Niero del PD all'esponente del centrodestra Pignocca). Tutti hanno infatti voluto portare la voce del territorio rappresentato.

Diverse invece, in parte, le convinzioni dei primi cittadini su quello che sarà il futuro.

Tra i più convinti oppositori alla scelta di accorpare il reparto pietrese a quello savonese del San Paolo il sindaco di Finale, Ugo Frascherelli, che mai ha nascosto i dubbi sulla temporaneità della scelta: "E' una decisione, che credo sia già stata presa ma non viene attuata per alcune scadenze amministrative, sbagliata e ne sono molto preoccupato. Capisco che il numero delle nascite sia calato, ma bisogna considerare la realtà in cui viviamo, con due sole strade".

Rincara la dose la presidente del Distretto Sociosanitario 5: "Avremmo voluto avere risposte nei modi e nei tempi, queste non ci sono state. Sono state usate diverse motivazioni, questo non ci dà la sicurezza che il reparto venga riaperto" dice l'assessore finalese Clara Bricchetto. Che poi spiega: "La mancanza del Punto Nascite e del Pronto Soccorso ostetrico, in un territorio senza altri punti di riferimento per le gravide è una mancanza enorme. L'emergenza ostetrica è un'emergenza reale, che in un quarto d'ora può portarti a dover salvare la vita di mamma e bambino. Spero che ci dovrà decidere scelga al meglio proprio per loro".

Chi invece è convinto della riapertura non appena possibile è l'amministrazione di Alassio, quest'oggi rappresentata dall'assessore Macheda: "Non abbiamo motivo di dubitare delle rassicurazioni ricevute dal governatore Toti circa il futuro del Punto Nascite che tornerà operativo non appena si potrà dire conclusa l'emergenza Covid-19" ha commentato il sindaco Marco Melgrati in una nota. 

Guarda oltre all'argomento del giorno, in una considerazione più ampia sul tema della Sanità il sindaco di Borgio Verezzi. Organizzazione, prevenzione, medicina del territorio e sviluppo della medicina futura sono argomenti che devono incastrarsi perfettamente tra di loro: "La sanità dev'essere partecipata e vissuta quotidianamente da tutti. Se isoliamo il Punto Nascite, l'apparecchiatura X e l'aspetto Y perdiamo la visione d'insieme e non abbiamo una crescita. Vicino alla scienza bisogna avere capacità gestionale organizzativa ed è questo il ruolo dei sindaci e delle comunità".

A difendere le istanze del territorio servito dal Santa Corona anche alcuni esponenti del consiglio regionale. Tra questi anche il presidente della Commissione Sanità Brunello Brunetto, verso il quale sono state indirizzate le parole critiche da parte dell'ex candidato alla carica di presidente Ferruccio Sansa, anch'egli presente e dettosi "sorpreso dalla presenza di esponenti del centrodestra che hanno partecipato a prendere questa decisione".

"Innanzitutto siamo in democrazia, sono cittadino loanese e ho lavorato 27 anni al Santa Corona - ha replicato l'ex primario dell'Anestesia del nosocomio - Questo ospedale deve poter funzionare nel momento in cui avrà l'adeguamento degli organici. Le responsabilità vanno al MIUR che non ha saputo programmare adeguatamente negli anni i flussi di preparazione dei medici" ha specificato sottolineando la mancanza di personale.

Mattia Pastorino

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