Due mozioni del gruppo di minoranza "Altare, mi piace". Una per la rimozione immediata dell'eternit dal campo sportivo e la verifica di tutti gli stabili di proprietà comunale. La seconda invece, sulla Giornata delle Foibe.
"Il pessimo stato che ha perforato in modo massivo le lastre degli ex spogliatoi del campo sportivo Fornaciari, con la conseguenza di averne compromesso la tenuta e nel contempo non essendovi sotto-copertura, ha comportato la caduta nella rete fognaria di frammenti, emerge la necessità" spiega il capogruppo Giuseppe Grisolia in merito alla questione eternit.
"In primo luogo è necessario provvedere immediatamente alla rimozione dei frammenti a terra mediante ditta specializzata con relativo smaltimento secondo le norme di legge. Nel contempo in tempi celeri, 60 giorni, occorre provvedere ad un intervento di bonifica (confinamento o rimozione) delle coperture (tettoia e coperture edifici) danneggiate al fine di evitare la dispersione di fibre o che ulteriori eventi meteorici possano compromettere definitivamente anche la staticità delle coperture con caduta a terra e rilascio massivo di fibre nell'ambiente" aggiunge Grisolia.
Sulla Giornata delle Foibe, la solennità civile nazionale istituita il 10 febbraio per ricordare l'esodo della popolazione giuliano-dalmata e le vittime dei massacri avvenuti in Istria, nella città di Fiume e in Dalmazia tra il 1943 e il 1947, il capogruppo Grisolia commenta: "Lo scorso 6 marzo 2021 sono stati abusivamente affissi per le strade di Genova numerosi manifesti con l'esecrabile e delirante scritta 'No Foibe, No Party' accanto al simbolo di Azione Antifascista".
"Si tratta dell'ennesimo atto di oltraggio e negazionismo nei confronti del drammatico tentativo di pulizia etnica messo in atto dai partigiani comunisti di Tito in Istria e Dalmazia a danno della popolazione italiana - prosegue - Inneggiare alle Foibe rappresenta, oltre che un insulto per il ricordo di migliaia di uomini, donne e bambini trucidati nel tragico evento e per il dolore dei familiari, una vergognosa aberrazione storica da denunciare in ogni sede e da perseguire legalmente, anche in considerazione dell’articolo 414 del Codice Penale che prevede il divieto di apologia di delitto".
"Tutte le formazioni politiche che si riconoscono nei principi democratici sanciti dalla Costituzione italiana hanno il dovere di condannare episodi come quello riportato in premessa. Questi atti devono essere condannati e puniti al pari del negazionismo sulla Shoah. Le amministrazioni comunale quali rappresentanti dello Stato sul territorio non possano né tacere, tantomeno sottovalutare quanto accaduto a Genova affinché non si ripeta altrove e mai più".
"Con questo documento vogliamo impegnare il sindaco a trasmettere al presidente della Regione e al primo cittadino di Genova l'approvazione di questa mozione, in segno di vicinanza e di sostegno a tutte le iniziative si vogliano intraprendere per combattere qualsiasi forma di negazionismo e azioni vili come quelle accadute nel capoluogo ligure ed esposte in premessa" conclude Grisolia.














