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Politica | 23 aprile 2021, 18:42

Coprifuoco alle 22.00, Sottosegretario Costa: “Allungarlo di un’ora poteva essere un segnale distensivo, a metà maggio speriamo di estenderlo anche oltre alle 23.00”

Il vice di Speranza in visita a Savona: “In questo momento la contrapposizione tra aperturisti e rigoristi, tra Regioni e Stato, non fa bene e non è opportuno”

Coprifuoco alle 22.00, Sottosegretario Costa: “Allungarlo di un’ora poteva essere un segnale distensivo, a metà maggio speriamo di estenderlo anche oltre alle 23.00”

 “Allungare di un’ora poteva essere non certo la soluzione del problema ma certo un segnale distensivo e un’opportunità in più, non è stato possibile ma credo che l’importante è ripartire”.

Con questo parole il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa è intervenuto a Savona in merito al mantenimento del coprifuoco alle ore 22.00 in vista delle riaperture di lunedì 26 soprattutto dopo le critiche arrivate dai ristoratori e da alcuni esponenti politici, tra i quali anche il presidente della Regione Giovanni Toti.

“Mi ero espresso favorevolmente, Il presidente Draghi ha però detto che ci sarà settimanalmente un monitoraggio dei dati e a metà maggio faremo il punto nella speranza di avere un quadro migliore che ci consenta di estendere anche oltre alle 23.00 il coprifuoco” ha proseguito Costa.

“Da lunedì inizia una fase nuova, il segnale che il Paese aspettava da tempo, quando parliamo di riaperture l’attesa era tanta e abbiamo sempre detto che c’era bisogno di una ripresa graduale. Siamo consapevoli che per molti settori c’è ancora molta crisi e quindi c’è bisogno nelle prossime settimane anche in base a come sarà il quadro dell’epidemia e dei dati del piano vaccinale ci auguriamo di poter allentare e di poter aprire ancora di più” ha proseguito il vice del Ministro della Salute Roberto Speranza.

“Il dato importante è che finalmente ci stiamo avvicinando alla copertura totale degli over 80 e dei fragili, questo è l’aspetto più importante, le nostre terapie intensive e i dati dei decessi colpiscono al 95% quelle categorie. Messi in sicurezza loro, se da il punto di vista dei contagi ci dovesse essere qualche indicatore negativo, ciò che e importa è liberare i nostri ospedali per farli tornare alla normalità, in molti nosocomi per molto tempo non è stato possibile fare lo screening oncologico, la cardiochirurgia. Il punto di partenza è che deve essere messo in sicurezza chi rischia la vita per il Covid. Ci auguriamo che i dati continuino a scendere, è l’aspettativa e la speranza” ha specificato Costa.

Le tensioni tra Stato e Regioni si sono fatte sentire nelle ultime settimane.

“I cittadini chiedono una grande unità politica e istituzionale. In questo momento la contrapposizione tra aperturisti e rigoristi, tra Regioni e Stato, non fa bene e non è opportuno, mi auguro che si arrivi a toni di collaborazione. È una battaglia che vinciamo solo con lo spirito di condivisione. Sulle scuole ci siamo assunti una responsabilità, i ragazzi devono tornare in aula, un’esigenza del paese assoluto, abbiamo condiviso protocolli e trovato un’intesa per quanto riguarda la percentuale in presenza per quanto riguarda le superiori” ha concluso Costa.

 

Luciano Parodi

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