"Quello che è successo nel Canale di Sicilia con la morte di almeno 130 migranti che hanno lanciato più volte SOS senza essere soccorsi da nessuno, non può davvero lasciare indifferenti!"
La Comunità di Sant'Egidio di Savona, in comunione con tutte le Comunità di Sant'Egidio dell'Europa, martedì 27 aprile alle 20:30 nella chiesa di Sant'Andrea si raccoglierà in preghiera per ricordare tutte queste vittime e per un'Europa differente, accogliente e conforme alle sue radici, fondate sull'umanesimo religioso e laico.
"Di fronte a questa ennesima strage del mare - spiegano - sentiamo il dovere di levare la nostra voce e la nostra preghiera perché il nostro continente non si macchi di colpevole indifferenza ma sia fedele ai suoi valori di umanità e di difesa dei diritti".
Da questo scaturisce la domanda per evitare in futuro il ripetersi di tragedie come quest'ultima: "Sant’Egidio chiede alle autorità di governo dei singoli Stati europei e a quelle comunitarie di riattivare con urgenza una rete di salvataggio in mare, rapida ed efficiente, così come lo impone il diritto internazionale per non dover rispondere in futuro, oltre che alla propria coscienza, anche a reati di omissione di soccorso".
"Per quanto riguarda la Libia e i suoi centri di detenzione - aggiungono -, occorre inoltre aprire con urgenza corridoi umanitari verso i paesi europei, con un modello che Sant’Egidio, insieme ad altre realtà come le Chiese protestanti e la Cei, ha già realizzato negli ultimi cinque anni, con buoni risultati riguardo non solo l’accoglienza ma anche l’integrazione".