"Il lato oscuro della Liguria"; così il giornalista di Ispra (provincia di Varese) Davide Pagani intitola il racconto del suo viaggio di ritorno, che assomiglia più a un supplizio, da Alassio, dove ha trascorso il fine settimana, a casa sua sul lago Maggiore.
Un viaggio che in realtà sarebbe dovuto iniziare già domenica sera, "ma rinviata a causa della presenza di 15 km di coda tra Savona e Finale Ligure" racconta Pagani, che decide di rimandare la partenza a questa mattina, un lunedì feriale, pensando di metterci meno tempo.
Purtroppo una pia illusione. "L’autostrada A10 è un cantiere continuo, di cui molti deserti o incustoditi con code chilometriche, corsie chiuse e rallentamenti o cambi di direzione - racconta il giornalista isprese - non sono andate meglio le cose dal bivio Genova-Livorno verso Alessandria-Milano: dopo aver imboccato quest’ultima autostrada sono andato avanti a passo d’uomo o sono stato fermo in colonna per molti chilometri. Ho visto la salvezza solo in cima al Turchino ma dopo ore d’inferno".
Pagani si fa una domanda di buon senso come probabilmente se la sono fatta i tanti varesotti che per motivi di vacanza o anche di lavoro percorrono spesso l'A10 e il famigerato tratto da Ovada e Masone: chi programma i lavori d'estate? Perché tanti cantieri sono deserti?
"E' il lato oscuro della Liguria o, forse nemmeno tanto segreto - conclude Davide - colpisce non solo turisti come me, ma anche chi per lavoro, ad esempio, ogni giorno deve usare l’autostrada dei Fiori".