"La vita di Sandro Pertini è una raccolta itinerante di grandi esempi, uomo del Popolo, strenue difensore di una politica che viveva lontano dai riflettori, che sapeva interpretare i bisogni delle famiglie, dei lavoratori, degli studenti. Da Stellese e da Savonese seppe farsi amare per la sua inesauribile schiettezza, e oggi a Stella come a Savona vive la sua eredità, piazza Pertini deve essere un luogo di unione e non di divisione, e soprattutto è un angolo di Savona dove le generazioni attuali come quelle che verranno potranno riconoscersi in un uomo schietto emblema dell’unità del Paese Italia, e lo fece soprattutto quando ebbe modo di rappresentare la massima carica dello Stato".
Cosi commenta in una nota la segreteria della Federazione PSI di Savona che aggiunge: "Questo balletto, e questa ricerca di consenso, nasconde insicurezza dei valori che ogni politico dovrebbe avere in se, e il fatto che un politico come Salvini che disse 'Il tricolore non mi rappresenta, non la sento come la mia bandiera', decida di fare il suo comizio nella piazza che ricorda un politico che ha rappresentato fortemente l’unità del paese, va vista come una conversione, e noi rappresentanti del Psi Savonese siamo orgogliosi di essere gli unici eredi legittimi di una fede socialista che Sandro non tradì neppure a rischio della morte".
"Pertanto, diciamo basta. con questi goffi tentativi di impossessarsi della tradizione Pertiniana e Socialista, Sandro ha rappresentato per tutti gli italiani un antifascismo Socialista laico riformista e democratico, così come il luogo a lui dedicato" conclude la segreteria della Federazione PSI di Savona.