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Politica | 09 ottobre 2021, 13:17

Revoca della cittadinanza a Mussolini, Frascherelli ad Anpi: "Travisate le mie parole, mai venuto meno alla Costituzione nel mio mandato di sindaco"

Il primo cittadino replica e propone: "Un dibattito pubblico per esaminare quel periodo storico, ma senza insultare chi si esprime diversamente"

Revoca della cittadinanza a Mussolini, Frascherelli ad Anpi: "Travisate le mie parole, mai venuto meno alla Costituzione nel mio mandato di sindaco"

Affida il proprio pensiero ai social network il sindaco di Finale Ligure, Ugo Frascherelli, in queste ore al centro della polemica con l'Anpi regionale circa il voto sulla revoca alla cittadinanza onoraria finalese conferitagli nel 1927, nel pieno dell'ascesa del regime fascista.

"Cancellare la dedica a Mussolini non vale a cancellare un fatto storico, ormai irrimediabilmente avvenuto. E poiché si tratta di un fatto accaduto, esso é in sé, come fatto, irrimediabile, nonostante ogni cancellazione" ribadisce il sindaco, accusato dall'associazione di non onorare come dovuto la Costituzione.

Proprio su questo replica Frascherelli: "Non riesco a comprendere come sia possibile vedere nelle mie parole una connivenza con idee fasciste o infedeltà agli ideali della Costituzione, documento supremo della nostra vita civile a cui non sono mai venuto meno nella mia attività di sindaco. Non ho bisogno che mi vengano citati Sandro Pertini e le vittime della violenze fasciste, che sono argomento del tutto al di fuori di ogni logica rispetto al tema in discussione".

"La cancellazione non cambia nulla - ribadisce - purtroppo Mussolini fu cittadino onorario di Finale Ligure e di chissà quanti altri comuni ed é offensivo attribuirmi il proposito di non inimicarmi qualcuno. Ciò non esclude che il fatto in sé (ripeto ormai irreparabilmente avvenuto) possa essere considerato e dichiarato deplorevole, ma tant’è".

"Non ho fatto mie le ragioni dei nonni e soltanto chi é accecato da livore polemico può avere compreso in tal senso le mie parole - aggiunge - Si tratta di un tentativo ridicolo di rappresentare, camuffandolo, il mio pensiero da parte di chi, insultando, crede di rappresentare degnamente coloro che eroicamente (loro sì) si batterono nella lotta di liberazione e non si rendono conto di battersi, con disprezzo a loro modo eroico, ma contro la logica del pensiero e delle parole".

"Vogliamo fare un dibattito pubblico sul punto e non soltanto in consiglio comunale? Esaminare in modo approfondito quel periodo di storia finalese e italiana? Facciamolo - propone - per renderci conto di come sia stata possibile il conferimento della cittadinanza onoraria a Mussolini alla luce delle tragiche vicende cui ha portato l’ideologia fascista. È gente che non riesce neanche a riflettere sul fatto che nel '46 a nessuno è venuta in mente una cosa simile. Ma - invita Frascherelli - senza insultare chi si esprime diversamente attribuendogli intenti e indirizzi che non gli sono propri".

"Viva gli ideali della Costituzione repubblicana che sono contro ogni tipo di fanatismo" conclude il primo cittadino.

Mattia Pastorino

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