Era il 14 ottobre del 1638 quando Savona diede l'addio al poeta e letterato Gabriello Chiabrera, cantore del cosiddetto classicismo barocco mai dimenticato dalla città che gli diede i natali che a lui ha dedicato il suo principale teatro.
Da allora sono passati 383 anni e la città, pur non avendolo scordato, ad oggi non è ancora riuscita a restituire alle sue spoglie un sepolcro accessibile e aperto ai visitatori, trovandosi nell'ex chiesa del complesso, in attesa di ristrutturazione, del San Giacomo.
E proprio l'associazione che si occupa della promozione si prende cura dell'ex convento stamani ha voluto omaggiare il poeta con un mazzo di rose e un volantino che riporta alcuni dei suoi celebri versi su questo fiore appesi sulla recinzione che protegge l'edificio.
In attesa che tornino tempi migliori e la tomba del Chiabrera in questa giornata possa essere omaggiata senza barriere a separarla dai savonesi.