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Sanità | 05 novembre 2021, 09:02

Pronto Soccorso di Albenga, le incognite sul futuro. L'Asl: "Stiamo lavorando per continuare a garantire l’operatività"

La carenza di personale medico a livello nazionale preoccupa, ma l’azienda ha confermato la volontà di mantenere l’apertura del Punto di Primo Intervento ingauno. Il sindaco pronto a scendere in piazza

Pronto Soccorso di Albenga, le incognite sul futuro. L'Asl: "Stiamo lavorando per continuare a garantire l’operatività"

Si addensano gli interrogativi sul futuro, ma anche sulla sopravvivenza stessa, del Pronto Soccorso di Albenga.

Da giorni si rincorrono rumors su una possibile chiusura per mancanza di personale; voci che non trovano pieno riscontro nelle dichiarazioni rilasciate a Savonanews dalla Direzione di Asl2: “Riguardo alla situazione del PPI di Albenga, l'azienda sta lavorando per proseguire l'attività di fronte a un problema, la mancanza di personale medico, che è proprio di tutto il territorio nazionale. La chiara volontà dell'azienda - prosegue la portavoce di Asl2 - è quella di tenere aperto, come dimostra la riapertura del PPI dopo il periodo di chiusura di agosto e il fatto che, nonostante la rescissione del contratto con la cooperativa Altavista, nel mese di novembre il servizio all'utenza sia proseguito immutato. La situazione viene comunque monitorata costantemente dalla Direzione Aziendale”.

A proposito di una possibile chiusura, il sindaco Riccardo Tomatis ha affermato: “Sto facendo tutto quello che un sindaco può fare per la tutela dell’ospedale di Albenga e il mantenimento del Punto di Primo Intervento e sono pronto a scendere in piazza con i miei concittadini a difesa del diritto alla salute. Ricordo che un vero e proprio cambio di direzione per la tutela del nostro ospedale si è avuto solo attraverso la condivisione della scelta di trasformarlo in Covid Hospital durante il periodo pandemico. È stato proprio in conseguenza a questa scelta che il Presidente Toti, che ha la delega alla sanità, ha annullato la gara per la privatizzazione. Oggi però è arrivato il momento di sostenere l’apertura del PPI e il suo potenziamento”.

“L’ospedale di Albenga fa capo a un bacino di utenza che va molto al di là degli abitanti della nostra città. Si parla di circa 80 mila persone che in estate si moltiplicano esponenzialmente – spiega il primo cittadino - tutto ciò in un territorio che vive quotidianamente grosse difficoltà di viabilità. Dobbiamo garantire ai cittadini un servizio sanitario che abbia quei reparti indispensabili alle esigenze primarie degli utenti e possiamo farlo solo attraverso il nostro ospedale, nuovo e all’avanguardia, e il potenziamento del personale medico e infermieristico in esso operante. Siamo consapevoli della carenza di medici, problematica a livello nazionale, ma dobbiamo trovare insieme una soluzione che non può essere quella della chiusura del PPI”.

“La carenza di personale medico è un problema nazionale da più di 10 anni- spiega il dottor Luca Corti, direttore dei PPI di Pietra Ligure e Albenga e presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della provincia Savona – i reparti di medicina d’urgenza, ma anche altri, si stanno spopolando a causa di una sorta di ‘perdita di fascino’. Si tratta infatti di un lavoro molto impegnativo, faticoso, che comporta una presenza in prima linea costante, che non conosce festività. I turni vanno coperti 365 giorni l’anno, h24. Il ciclo di studi per conseguire le specializzazioni necessarie è lungo, così capita che i bandi di concorso vadano deserti”.

“Il Covid ha complicato tutto – aggiunge Corti – le procedure sono più lunghe, si pensi ad esempio che un turno è bloccato solo per il pre-triage. Abbiamo tanto lavoro da svolgere ed è tutto più difficile. Tutta la categoria è molto preoccupata – conclude - pensiamo infatti che ci voglia un intervento a livello nazionale per trovare una soluzione che riguardi tutto il Paese”.

Maria Gramaglia

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