Serene immagini della vita balneare di “Albisola Mare”, Alassio, Noli, Varigotti negli anni Trenta-Quaranta del secolo scorso ed accattivanti scorci dell'entroterra del Ponente ligure sono proposti, con copie di manifesti di grande formato ed assieme a sculture in ceramica, dal 7 al 31 gennaio (tutti i giorni dalle 9 alle 19) ad Albissola Marina, in via Repetto, nel centro storico, nella mostra “Gifio, un artista e la sua Riviera”, a cura del “Centro Artigianale Restauri”, con il patrocinio del Comune di Albissola Marina.
Inventivo e creativo pittore, scultore, disegnatore, cartellonista, ceramista, nato a Napoli nel 1907, poi, da bambino, ad Alassio, sede del suo atelier d'arte e nelle quale muore nel 1992, Giuseppe Fiore aveva partecipato nel 1933, a Roma, alla Mostra Nazionale del Futurismo ed in quella occasione aveva ricevuto il nome d'arte “Gifio” da Filippo Tommaso Marinetti, fondatore di quel movimento. “Gifio” frequentò Albisola, in rapporti con i Mazzotti, con Pacetti, Depero, Munari, Prampolini ed i tanti altri artisti presenti in quella “capitale ceramica d'Italia”, come l'aveva definita Marinetti nel 1938 sulla “Gazzetta del Popolo”, di Torino.
I manifesti della mostra documentano, in particolare, l'intenso rapporto di “Gifio” con gli enti che allora promuovevano l'immagine della Riviera ligure di ponente. Insegne di negozi e bassorilievi decorativi di alberghi di Alassio documentano, a loro volta, ancora oggi l'arte di “Gifio” nella sua città d'adozione. Attivo pure a Milano come illustratore di riviste, diverrà noto anche per i suoi ritratti di personaggi del teatro di rivista e del varietà, come Macario, Aldo Fabrizi, Tino Scotti. Alassio ed Imperia hanno dedicato a “Gifio” mostre retrospettive.