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Politica | 11 gennaio 2022, 11:37

Toti, Rossetti e Medusei tra i "grandi elettori" per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica

Nel 2015, quando fu eletto Mattarella, erano stati delegati l’allora presidente della giunta Claudio Burlando, il presidente del Consiglio regionale Michele Boffa e il vicepresidente Luigi Morgillo

Toti, Rossetti e Medusei tra i "grandi elettori" per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica

Con 17 voti il presidente della giunta Giovanni Toti, altrettanti il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei e con 8 preferenze Sergio Rossetti sono stati eletti questa mattina dall’Assemblea legislativa, a scrutinio segreto, quali rappresentanti della Regione nelle consultazioni per eleggere il prossimo presidente della Repubblica. Fabio Tosi ha ottenuto 3 voti.

Il 20 gennaio 2015, per rappresentare la Liguria nelle precedenti elezioni del Capo del Stato, erano stati eletti l’allora presidente della giunta Claudio Burlando, il presidente del Consiglio regionale Michele Boffa e il vicepresidente Luigi Morgillo.

Prima della votazione il capogruppo del Pd Luca Garibaldi ha proposto, come candidato, il collega del gruppo Sergio Rossetti. Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente) ha proposto per la maggioranza il presidente della giunta Giovanni Toti e il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei; Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha proposto la candidatura di Fabio Tosi, capogruppo del Movimento 5Stelle.

"È un’elezione importante che cade in un momento complesso per il Paese, tra una pandemia che è ancora tra noi e una ripresa che sta trascinando il Paese verso il futuro. È un voto che spero sia il più compatto e ordinato possibile e che metta finalmente i partiti di fronte alla propria responsabilità di costruire davvero la Terza Repubblica e portare la legislatura al termine, facendo quelle riforme che servono per dare poi una prossima legislatura ordinata e possibilmente governata da chi gli italiani sceglieranno" commenta il presidente della Regione Toti. 

In merito all’ipotesi di elezioni politiche in caso di elezione del presidente Draghi al Quirinale, Toti ha risposto: "Chiunque vada al Quirinale, il Paese non può tornare a votare mentre infuria la variante Omicron, mentre stiamo trasformando nuovamente la sanità in una sanità comunque votata al Covid, mentre ci sono ancora in Parlamento le riforme del Pnrr e mentre la ripresa economica è solo al primo vagito". 

"Il vero piatto delle elezioni presidenziali sono quelle riforme che consentano alla prossima legislatura di essere ordinata e proficua per il Paese, quindi legge elettorale, quindi un governo che porti a termine la legislatura con la forza politica per farlo, quindi le riforme dei regolamenti parlamentari che aiutino poi le riforme del Pnrr a prendere forma. C'è ancora un importante lavoro da fare: chiunque voglia andare al Quirinale – conclude - dovrà anche farsi anche carico ed essere garanzia di queste esigenze del Paese".

Redazione

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