Hanno fatto storcere il naso ad alcuni cittadini le potature in corso in questi giorni sul lungomare "Migliorini" di Finale, in particolare nella sua porzione più a levante, dove diversi lecci hanno dovuto subire un netto taglio delle fronde.
Una situazione, quella a cui sono stati sottoposti questi sempreverdi, sottolineata in una lettera ricevuta dalla nostra redazione che ha trovato una replica da parte dell'assessore competente circa la gestione del verde urbano, Andrea Guzzi, il quale ha voluto portare alcune precisazioni sull'argomento.
"Sono potature resesi necessarie perché alcune piante erano piene di funghi e, più generalmente, in uno stato di salute non molto buono - afferma l'assessore - Nel potarle poi ci siamo accorti addirittura come alcune di queste erano proprio marce e quindi si è deciso di abbatterle. Le potature quindi possono non piacere o essere dal punto di vista estetico appaganti ma, proprio perché queste piante erano già compromesse nel passato e pericolanti, funzionali alla sicurezza del lungomare".
"Nelle vicinanze del luogo a cui si fa riferimento nella lettera - aggiunge - sono state piantumate nuove palme, un melograno e delle sterlizie, proprio per andare avanti col piano di rigenerazione del verde avviato dal 2015 dalla nostra Amministrazione con la quale abbiamo avviato un censimento con conseguente monitoraggio dello stato di salute delle nostre piante. Solo grazie a queste azioni ora abbiamo una fotografia del nostro patrimonio arboreo e una programmazione legata alla sua rigenerazione che ci permette di essere tra i pochi Comuni che, al momento, riescono a mantenere con tanti sacrifici e investimenti le nostre palme a differenza di altri vicini non fortunati o non hanno creduto in questa tipologia arborea, anche perché i costi per mantenerla sono ingenti".
"L'Ufficio Ambiente ha compiuto un lavoro da portare a esempio anziché denigrare e spesso, chiedendo informazioni allo stesso ufficio, si possono avere risposte immediate alle domande poste dai cittadini come in questo caso su scelte che possono non sempre essere ottimali ma sempre con una ragione, nell'ottica di tutela del patrimonio e della sicurezza di chi vive il territorio" conclude l'assessore Guzzi.

















