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Attualità | 24 febbraio 2022, 13:12

Invasione russa dell'Ucraina, il cappellano Tarasenko: "Popolo russo prenda una posizione, chi vuole la guerra va fermato"

Previsto oggi un momento di preghiera nella chiesa del Sacro Cuore di Savona e alle 18 un presidio in piazza Mameli

Invasione russa dell'Ucraina, il cappellano Tarasenko: "Popolo russo prenda una posizione, chi vuole la guerra va fermato"

"Il popolo russo prenda la loro posizione, non vogliamo vivere nello stato della guerra, la storia ci ha insegnato che la guerra non porta mai la pace e c'è una persona che la impedisce".

Queste le parole di Padre Vitaly Tarasenko, cappellano delle comunità ucraine di Genova, Savona e del Tigullio, che ha commentato così la temuta, e attesa, invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

 L'attacco è stato annunciato dal presidente Vladimir Putin, che ha messo in guardia l'Occidente: "In caso di interferenze straniere reagiremo immediatamente", ricordando che quella lanciata è un'operazione a difesa dei separatisti del Donbass.

"Vogliamo unire tutte le nostro voci per un gruppo solido perché vogliamo la pace e non la guerra. Grazie a tutto il popolo italiano e i giornalisti perché si parla in modo coraggioso e noi non vogliamo fare la guerra, c'è chi la vuole e va fermato - ha continuato Padre Vitaly Tarasenko - Il mio appello va a tutti i credenti cristiani di mostrare la loro posizione".

Questo pomeriggio nel frattempo nella chiesa del Sacro Cuore di Savona in Corso Colombo verrà recitata una preghiera e un rosario in ucraino e in italiano alla presenza della comunità, dei sacerdoti italiani e del sindaco Marco Russo. Questa sera alle 18 è stato organizzato dal primo cittadino invece un presidio per richiedere l’immediata cessazione delle ostilità dal Monumento ai Caduti di Piazza Mameli. 

"Non abbiamo niente contro i russi c'è infatti una politica sbagliata, loro sono strumentalizzati. In Italia e in Europa tutti i cittadini di nazionalità russa devono mostrare la loro posizione. Dobbiamo unire tutte le nostre forze - prosegue il Cappellano -  C'è una grande delusione e dispiacere, chi abbiamo sentito dall'Ucraina mostra il coraggio di difendere il proprio paese. C'è la paura ma non c'è il panico".

Sparsi per la provincia di Savona sono 1500 gli ucraini presenti, circa 500 solo in Savona città. In tutta la Liguria invece sono circa 5000.

"Mio fratello mi ha chiamato dicendomi che era partita la guerra e spaventato ho chiamato i miei genitori chiedendogli come stanno - ha dichiarato il rappresentante della comunità ucraina savonese Andriy Shabluk - Putin ha iniziato a bombardare il territorio e nessuno si sarebbe mai aspettato questo, sono tutti spaventati e preoccupati".

"L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è un fatto gravissimo che richiede l’immediata reazione della comunità internazionale e di chiunque si riconosca nei valori del dialogo, della pace e della solidarietà - il commento del sindaco Marco Russo - Sabato è già stata programmata un’importante iniziativa di mobilitazione alla quale hanno aderito diverse associazioni. 

Alla luce di questa escalation tale iniziativa diventa ancora più significativa, tuttavia riteniamo importante dare un immediato segnale di reazione di fronte ad un atto di aggressione che mette a rischio la pace mondiale. Si invita a presenziare senza simboli di partito e invitiamo tutte le forze politiche e sociali ad aderire a questo appello".

Luciano Parodi

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