Domani, martedì 15 marzo, alle 13.30 si terrà un presidio davanti all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena a difesa dei 250 contratti di lavoro in scadenza a fine mese all’interno dell’Asl3. L'evento si va a collegare con le manifestazioni regionali tenute a Sarzana e, per quanto riguarda il savonese, ad Albenga e che avranno luogo il mese prossimo a Cairo Montenotte.
“Dopo l’enorme partecipazione alla marcia a difesa dell’ospedale di Albenga, si parla di 6/7mila partecipanti, e le manifestazioni a Sarzana a difesa della sanità locale, esprimiamo la massima solidarietà agli operatori sanitari di Genova, le loro richieste sono le nostre richieste. La sanità pubblica è un patrimonio collettivo che va difeso e preservato; la prevenzione e la tutela della salute individuale e collettiva possono essere garantite solo da un SSN pubblico dotato del personale adeguato al fabbisogno”. Così in una nota il portavoce della rete regionale SOS Salute Pubblica Liguria in relazione al presidio che si terrà domani presso l’Ospedale di Villa Scassi a Genova.
“Trent’anni di politiche liberiste hanno taglieggiato la sanità compromettendone l’efficacia. L’emergenza sanitaria è stata fronteggiata a prezzo di grandi sacrifici da un numero di operatori già insufficiente a gestire l’ordinario e della chiusura di servizi e prestazioni che hanno ritardato diagnosi e cure, con ripercussioni sulla salute soprattutto di quella fascia di popolazione che non può permettersi di pagare per l’assistenza sanitaria. Il prezzo dei tagli, delle privatizzazioni, di sciagurate scelte di politica sanitaria le hanno pagate e le continuano a pagare lavoratori e cittadini”.
“A distanza di due anni dall’inizio della pandemia - prosegue - la situazione è ancora peggiorata: a fine 2019 la carenza di personale in Liguria sfiorava il 30%, in questi due anni si è perso un altro 20% e le prospettive indicano una futura ulteriore diminuzione. Una situazione defatigante e rischiosa per gli operatori sanitari, quelli che erano osannati come eroi e ai quali ora si negano assunzioni e anche un contratto che possa migliorare le condizioni di lavoro e l’assistenza ai cittadini”.
“Sono noti il calvario delle liste di attesa per prestazioni e/o visite e la situazione dei reparti ospedalieri: i Pronto Soccorso - ricorda - versavano in grandi difficoltà già da molto tempo prima della pandemia, ora sono vicini al collasso”.
Gli spunti: “Convergiamo in un’unica lotta per la salute a portata di tutti. E’ urgente un piano di assunzioni e stabilizzazioni. Condizioni e turni di lavoro che garantiscano il riposo e il benessere psicofisico degli operatori per garantire sicurezza e attenzione al paziente. La riapertura e il potenziamento di tutti i servizi ambulatoriali, diagnostici, ospedalieri e dei Punti di Primo intervento chiusi per Covid e mai più riaperti”.
“Ci serve una Sanità pubblica che funzioni ora, non un Pnrr che dia risultati reali tra anni”, conclude a nome di SOS Salute Pubblica Liguria.