ELEZIONI COMUNE DI ALBENGA
ELEZIONI COMUNE DI FINALE LIGURE
ELEZIONI COMUNE DI GARLENDA
ELEZIONI COMUNE DI TOIRANO
 / Economia

Economia | 13 settembre 2022, 13:55

Elettrificazione delle banchine del porto, i dubbi di Confindustria

"“Il PNRR ha stanziato 700 milioni di fondi per i porti italiani, un investimento ingente che offre una occasione unica per l’efficientamento e l’ammodernamento delle infrastrutture portuali. Serve un impegno forte e coordinato di tutti gli attori coinvolti"

Elettrificazione delle banchine del porto, i dubbi di Confindustria

Serve una visione complessiva volta a sviluppare un ecosistema integrato di soluzioni innovative e sostenibili, progettate intorno alle esigenze delle città, dei terminalisti, degli operatori portuali, degli armatori e di tutti gli stakeholder”. È questa la conclusione a cui è giunta Confindustria Genova che questa mattina ha presentato il position paper  sulla Transizione ecologica del Porto.

A presentarlo il presidente Umberto Risso, la vice presidente con delega all'Execution del PNRR, Sonia Sandei, e il vice presidente con delega all'Economia del Mare, Beniamino Maltese.

Genova, è stato sottolineato, gioca un ruolo di primaria importanza per quanto riguarda il cosiddetto 'cold ironing', l'elettrificazione delle banchine, già iniziata nel 2017 nelle riparazioni navali e successivamente nel porto di Pra', dove però, sottolinea Sandei, “esiste un'infrastruttura che non viene attualmente utilizzata per l'assenza di un servizio competitivo”.

Per chiarire il concetto la vice presidente di Confindustria fa l'esempio della mobilità elettrica cittadina: “Come in quel caso – spiega – l'armatore deve potersi attaccare con la propria nave alla postazione di ricarica, con un prezzo competitivo per quanto riguarda l'energia elettrica”.

Per fare questo serve garantire a sistema una tariffa calmierata attualmente al vaglio.

L’elettrificazione delle banchine, - si legge nel documento -oltre a richiedere alcune integrazioni impiantistiche, di agevole e immediata fattibilità, per poter essere sfruttata a pieno regime, deve passare da una evoluzione normativa del contesto regolatorio relativo all’alimentazione elettrica della nave che vada nella direzione dell’erogazione di un servizio (modello 'as a service')”.

Con i fondi messi a disposizione dal PNRR, - riporta il documento - è stata indetta la gara per la realizzazione delle banchine elettrificate a Stazioni Marittime nel porto di Genova, con l'appalto dell'infrastruttura ma non del servizio di alimentazione elettrica. La decisione dell’ADSP di Genova di operare uno split tra la costruzione dell’infrastruttura e l’assegnazione del servizio di fornitura appare una scelta ragionevole nel contesto mondiale di escalation dei prezzi dell’energia, ma diventa inderogabile definire sia il sottostante modello di servizio che la fiscalità relativa. Occorre che il Pubblico mantenga l’impegno di provvedere alla realizzazione dell’infrastruttura di terra e che definisca il modello operativo che permetta agli operatori energetici di erogare un servizio competitivo per l’armamento.

Le iniziative di cold ironing e i bandi ad esse collegati sarebbero decisamente più efficaci se l’alimentazione elettrica delle navi in banchina fosse qualificata come un servizio 'as a service', con la possibilità per l’autorità di definire una tariffa ad hoc (il tema è al vaglio della CE per la questione 'aiuti di stato'). Nel caso del cold ironing, oltre all’energia elettrica sono fornite prestazioni accessorie e funzionali all’utilizzo della tecnologia, quali ad esempio le operazioni di connessione e disconnessione delle navi al sistema elettrico effettuate da personale specializzato, la manutenzione e la gestione attiva del sistema. L’estensione anche al cold ironing della qualifica di servizio comporterebbe inoltre importanti semplificazioni rispetto all’applicazione della normativa generale di settore, con una spinta significativa per lo sviluppo della tecnologia e più in generale della transizione ecologica dei porti”.

Il PNRR ha stanziato 700 milioni di fondi per i porti italiani, un investimento ingente che offre una occasione unica per l’efficientamento e l’ammodernamento delle infrastrutture portuali. Serve un impegno forte e coordinato di tutti gli attori coinvolti, da parte della Pubblica Amministrazione, le Autorità di Sistema Portuale, e da parte degli operatori privati, Confindustria e le imprese ad essa associate, per realizzarlo il più rapidamente possibile, superando insieme le difficoltà, anche sfruttando le possibilità offerte dagli strumenti di Partenariato Pubblico Privato.

L’impegno sulla transizione energetica potrebbe trainare più in generale verso filiere di mobilità marittima sostenibile, con l’opportunità straordinaria per Genova, che dispone di tutte le potenzialità necessarie, di accreditarsi quale vero e proprio distretto della cantieristica green, con un ruolo di guida nel percorso della transizione energetica del settore marittimo-portuale favorendo la formazione di nuove competenze sulle quali la facoltà di Ingegneria, in un circolo virtuoso, può recitare un ruolo di centralità strategica.

L'obiettivo è rendere Genova la città pilota nel processo di transizione ecologica del settore marittimo portuale in ambito Mediterraneo ed europeo”.

Francesco Li Noce

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium